Nuovi Pagelloni in vista dopo il match di Lunedì sera: la C.I.L. continua la sua serie positiva battendo Gli Anonimi in un gara senza storia conclusasi con un tennistico 16 a 3.
Riuniti nel magnifico impianto lastrigiano, oltre ai temerari ragazzi, per l'occasione erano presenti anche un paio di trichechi, 3 mammuth e 2 orsi polari che, sfortunatamente, non si sono trattenuti a tifare perchè infreddoliti.
C.I.L. Vs Gli Anonimi 16 a 3
I tricheci si sono offesi quando
gli abbiamo offerto i Polaretti
Il tutto condito da cappellini di lana palesemente anni '80, che non avrebbero sfigurato in video dei Duran Duran. I piedi dei 10 in campo sono anestetizzati, le dita congelate: si sprecano le giocate di fino.
Nonostante tutto la C.I.L. macina goal su goal, annichilendo Gli Anonimi con un primo tempo spettacolare: 9 a 1. Nella ripresa i ragazzi di Baldazzi, che sostituisce egregiamente mister Marinesi, impegnato nel mercato invernale, fanno economia e risparmiano preziose energie, segnando comunque altre 7 reti.
Ovvia, bene.
Buzzegoli può parare un rigore
con la sola imposizione delle mani
CAVOLI: a fine partita gli addetti ai lavori sono tutti d'accordo: Dani migliore in campo. Prestazione esemplare la sua: non sbaglia una chiusura, nn fallisce un appoggio, difende e attacca segnando due reti di prepotenza. Fondamentale agli equilibri della squadra, è diventato insostituibile. E poi è bello, intelligente, ricco, gioca bene a calcio e ha l'Iphone 4. Fate voi. Raz Degan. Anzi. Can de raz.
TOZZI G.: si mette con umiltà a disposizione di mister Baldazzi che gli chiede sacrifici anche in fase di copertura. Lui risponde presente e, sebbene oggi non abbia la cosiddetta "castagna", si danna per i compagni andando anche 3 volte in rete. E' l'unico immune al freddo: si sbraca sulla gelida panchina adagiandoci le scollacciate membra come se nulla fosse. Sub Zero.
Un immagine di Zammarchi
a fine primo tempo
ZAMMARCHI: la forma migliora e il buona Ricca si prodiga in un paio di ripiegamenti a tutto campo davvero niente male. Spolvera un gran sinistro in occasione del suo primo goal e un gran destro quando tocca al secondo. E' il primo a ironizzare su un suo paio di stop a "inseguire", ed è proprio questo il bello. A differenza del Giova, patisce il freddo e, se fosse per lui, giocherebbe con l'eskimo.
Compagno Zumma.
LISCI F.: palla lunga e pedalare è il suo schema preferito, la sportellata il suo credo, la bordata da fuori il suo obbiettivo. Segna il suo sesto centro personale a tempo ormai scaduto, dimostrando una vera e propria avversione verso il portiere avversario. Ha bisogno del goal come Minghi ha bisogno di Mietta per intonare "Vattene amore". Cacciatore di taglie.
Occhio Boris...
adesso ti studia lui.
riccardo
viva la fidal