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Cime tempestose a teatro

Creato il 12 gennaio 2014 da Cinzialuigiacavallaro

Ha scelto bene La fabbrica delle idee quando ha deciso di includere nel loro cartellone lo DSC_6287spettacolo Cime tempestose. È recitato magistralmente dalla compagnia LA SARABANDA con la regia di Loredana Riva.

Io ho potuto apprezzarlo venerdì scorso: è uno spettacolo che merita, ma è importante e necessario per me spiegarvi brevemente perché ci tenessi così tanto a vederlo.

Ebbene, in fondo se sono stata, e ancora sono, malata di lettura e di parole lo devo principalmente a Cime tempestose. Esisteva già nella mia casa quando avevo undici anni, ma mi era proibito leggerlo. Lo lessi di nascosto e fu un’esperienza folgorante ed emozionante; non solo perché si trattava di una storia d’amore unica e dannata, ma proprio per l’impianto narrativo e lo stile di Emily Brontë, anche se questo lo capii dopo. Esso è stato la genesi per il mio amore verso la lettura e la scrittura, nonché l’Inghilterra e la sua lingua; tant’è che a Londra i miei amici più cari erano proprio dello Yorkshire, luoghi che ho conosciuto e visitato molte volte.

Detto questo, non vi nascondo che ero molto curiosa di vedere come sarebbe stato l’approccio teatrale e la scelta delle scene con un tale testo. Ebbene, tutto il pathós della storia è stato tangibilmente reso con vigore e la giusta drammaticità da tutti i protagonisti, compresi i giovani e giovanissimi che mi hanno sorpreso ed incantato. Inoltre, ho percepito chiaro il disagio di Edgar Linton e l’egoismo di Hindley Earnshow; l’affettuosa chiarezza di Nelly, la voce narrante; il misantropo Heathcliff era in scena del tutto iroso, maledetto e malefico, ma trasformato dall’amore e dalla passione per Cathy, la quale ci ha regalato momenti molto commoventi, e interpretato con maestria scene dal forte impatto emotivo, visivo e musicale. 

brughiera cime tempestose
Bella esperienza vedere gli attori correre alla Rocce Rosse che stavano alle nostre spalle; percepire tutto l’asprezza, la solitudine, ma anche il fascino di una brughiera che certamente non potevamo vedere in scena, ma che era percepibile in tutto il contesto così ben ricostruito. Bravi!

Per seguire le loro tracce e le prossime rappresentazioni potete collegarvi qui.


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