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Cimiteri di Perugia: è questo il rispetto dei morti?

Creato il 29 ottobre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Riceviamo e pubblichiamo

Alcuni cittadini perugini ci hanno invitato a prendere visione dello stato dei cimiteri di Fontana e Collestrada e ci hanno segnalato un problema riguardante il cimitero di Ponte della Pietra. Sul cimitero di Fontana già nel 2011 il Movimento per Perugia era intervenuto denunciando lo stato di completo abbandono della struttura; dopo due anni nulla è cambiato e la situazione è rimasta pressoché identica o forse addirittura peggiorata, con i “servizi igienici” ridotti a un letamaio, le piante lasciate all’incuria e i residui di pietre di lavoro ancora oggi poggiati ai piedi dei loculi. Ci dicono che ancora non sono stati avviati i necessari interventi di manutenzione e di consolidamento della struttura, con rischi per l’incolumità delle persone. La cappella mostra ancora i segni d’infiltrazione con l’intonaco che cede e le ringhiere del cimitero, fatte gratuitamente da un artigiano, sono tutte arrugginite, mentre per terra si possono vedere fili elettrici scoperti. Infine, tanto per non farci mancare nulla, intorno al cimitero di Fontana c’è una stradina di campagna che collega la zona con la via Don Dario Pasquini che da tempo è diventata una discarica a cielo aperto dove si continua a scaricare senza che nessuno del Comune intervenga. Sono anni che questi problemi vengono segnalati al Comune e all’amministrazione Boccali, ma nessuno tra sindaco e assessori si è degnato di dare una risposta ai cittadini e di intervenire, tanto che gli abitanti di Fontana, indignati, minacciano in segno di protesta di non pagare più la tariffa per le luci votive che il Comune beffardamente ha aumentato nel marzo 2013, portandola da 10 a 12,50 euro.

Anche nel cimitero di Collestrada nulla è cambiato: nel novembre 2012 avevamo segnalato la necessità di installare un’adeguata chiusura di protezione che impedisse l’accesso ai malintenzionati e di pavimentare le strade per evitare le pozzanghere che si creano con le piogge; anche in questo caso il Comune ha fatto orecchie da mercante e in un anno non ha fatto assolutamente nulla!

L’ultima segnalazione giunta riguarda il cimitero di Ponte della Pietra; lì infatti c’è solo una scala a 7 gradini disponibile, le altre hanno 5 gradini e non sono abbastanza alte. Ciò provoca non pochi disagi per chi ha i propri defunti nei loculi più alti, soprattutto per gli anziani e le persone di bassa statura, costretti a portare l’unica scala a 7 gradini da una zona all’altra del cimitero lungo stradine brecciate che non agevolano il trasporto. Inoltre, da circa un anno la presenza del custode che si offriva di aiutare i visitatori bisognosi non è più fissa e quindi è venuto meno anche questo punto di riferimento. Per risolvere il problema, già segnalato all’amministrazione comunale, basterebbe acquistare 2-3 scale a castello a 7 gradini per una spesa che non supererebbe i 2.000 euro.

In prossimità della commemorazione di tutti i defunti, possono i cimiteri perugini essere in queste condizioni? E’ questo “l’altissimo servizio” che ha portato la giunta Boccali ad aumentare le tariffe cimiteriali a carico dei cittadini? Guardando le condizioni dei cimiteri, come si può parlare di rispetto dei morti?

Virginio Curti - Presidente del Movimento per Perugia

 



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