Cina: maxi multa alla Glaxo Smith Kline per corruzione
In Cina l'azienda farmaceutica Glaxo Smith Kline (Gsk) è stata multata e costretta a pagare 380 milioni di euro per aver pagato tangenti per milioni di dollari a medici e funzionari pubblici cinesi per far usare i suoi prodotti. È quanto ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua.
L'ex dirigente della Gsk Cina Mark Kelly e altri funzionari sono stati condannati a pene detentive da due a quattro anni. Reilly è stato condannato a tre anni di carcere.
Nel luglio del 2013 le autorità cinesi avevano annunciato di aver aperto un’inchiesta contro la Gsk, con l’accusa di aver messo in piedi un sistema corruttivo per un giro di milioni di dollari. La polizia aveva parlato di un volume di tangenti di quasi 500 milioni di dollari (380 milioni di euro) dal 2007 e aveva identificato 46 sospetti.
Queste “attività illegali” commesse in Cina sono “in contrasto con i valori e gli standard dei dipendenti della Glaxo Smith Kline”. È quanto ha scritto l'azienda farmaceutica in un comunicato in cui ha espresso le sue “sincere scuse” al governo cinese.