Cinecittà, come è ridotto il quartiere che ospita la (ex) Fabbrica dei Sogni. La mitologica Hollywood sul Tevere pare una banlieue di Addis Abeba

Questo è ciò che incontro nel tragitto da casa mia alla palestra: marciapiedi in condizioni pietose, affissioni abusive ovunque, macchine parcheggiate (ma il termine è improprio, direi piuttosto abbandonate) senza alcun pudore, sporcizia dappertutto: attorno ai secchioni (anch'essi in stato vergognoso), accatastata lungo i marciapiedi, in mezzo alla strada, a ridosso dei tombini. Da quello che vedo ogni giorno e dalle segnalazioni che quotidianamente giungono sul vostro blog sono sempre più convinta che non ci sia via d'uscita, più il tempo passa più il degrado e l'inciviltà aumentano. Tanto per dirne una, un giorno mentre ero in macchina su via Papiria ho sorpreso un signore mentre toglieva un volantino dal tergicristallo della sua auto e lo buttava a terra. Ho tirato giù il finestrino e ho fatto notare al signore (e mi scuso con chi signore lo è davvero) che stava gettando una cosa a terra e lui di tutta risposta ha replicato dicendo che il volantino era sulla sua macchina e che io ero una ignorante. Sembra surreale eppure è andata proprio così. Viviamo in una citta abbandonata da chi dovrebbe custodirla e in preda alle passioni peggiori di cui è capace l'uomo.. credo che i barbari una volta arrivati non siano più andati via. Ci tengo a dire un'ultima cosa: chi critica e denuncia è chi ama veramente la sua città, chi tace e continua a cantarne la gloria passata la uccide. Grazie per il vostro impegno.
Chiara L.
*Chiara tu dici che non c'è via d'uscita, ma la tua lettera e le tue foto smentiscono le tue conclusioni. La via d'uscita è convincere un numero critico e, se possibile, maggioritario di persone ad aprire gli occhi e ad accendere il cervello. Non è facile, ma è fattibile. A quel punto la pressione verso le istituzioni sarà tale che l'arrivo ai posti di potere di persone per bene e lucide sarà una banale diretta conseguenza. Dunque continua così.
-Roma fa schifo