Cinema America a Roma, come finirà?

Cinema America a Roma, come finirà?
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Si parla ancora del cinema America a Trastevere, Roma. Nella giornata di ieri, la sala occupata da un comitato di abitanti e di giovani del quartiere è stata sgomberata dalla polizia, senza incidenti.

E’ l’ultima notizia di una lunga serie: proprio recentemente (29 luglio, precisamente), Dario Franceschini, ministro del Turismo e dei Beni Culturali, aveva richiesto virtualmente il vincolo di interesse storico-artistico per il sito dopo averlo visitato (ci sono dei mosaici degli anni ’50 realizzati da Anna Maria Cesarini Sforza e dall’ex marito Pietro Cascella), ma negli ultimi giorni la proprietà ne ha richiesto lo sgombero. Detto, fatto. La proprietà vuole costruire un condominio di lusso al posto del cinema. Una sala occupata da un paio di anni, riaperta dopo 14 di abbandono da parte della proprietà.

Nelle ultime ore si sono moltiplicate le voci della cultura e dello spettacolo in favore dei giovani occupanti: “Questo sgombero fa insospettire e lascia pensare che si voglia dare una gestione diversa alla sala perché mancava ancora qualche giorno al vincolo del ministero”. Questo il commento del regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

Toni Servillo viaggia sulla stessa linea d’onda: “Spero che il Cinema America resti spazio di cultura per tutto il quartiere. Sono stato in passato accanto alle iniziative di questi giovani che nel tempo si sono augurati di trovare un compromesso con la proprietà perché quello spazio rimanesse anche uno spazio di fruizione pubblica per il quartiere: è esattamente quello che mi auguro possa ancora accadere”.

E anche le istituzioni (Comune di Roma, Regione Lazio e Ministero dei Beni Culturali) si sono ribellate a un destino (forse) già segnato. Questa sarà la chiave di tutto.

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