Sarebbe riduttivo scrivere di questo film partendo dalla scena di nudo di Luca Argentero, però lo ammetto è forse una delle poche cose da salvare.
La storia si gioca tra il passato intrecciato dell'investigatore Corso (Luca Argentore), ex poliziotto cacciato anni prima dalla polizia per una storia di corruzione e droga, in cui era coinvolta una famosa attrice con cui Corso aveva una relazione, Michelle (interpretata da Eva Herzigova).
A distanza di anni Michelle, compagna dell' avvocato Argento in vista e potente, chiede a Corso di tenere sotto controllo il figlio di 16 anni preoccupata per le sue frequentazioni. Quando il ragazzo muore in un incidente, Corso decide di indagare, scontrandosi quindi con i vecchi colleghi poliziotti e contro chi aveva qualcosa da guadagnare nella morte del figlio di Michelle.
Un plauso alla scelta di Risi, di girare un noir va sicuramento fatto. Raramente nel panorama italiano si vedono al cinema storie del genere, però la sensazione costante per tutto il film è stata di una sceneggiatura debole, soprattutto nei dialoghi ( il duello tra l'avvocato Argento e investigatore Corso nella parte finale, andava sicuramente scritto meglio e recitato in modo più avvicente) e di tante sbavature.
Forse al posto di scimmiottare (anche per le scelte musicali) i telefilm americani andava trovata una chiave di lettura più personale rischiando fino in fondo.