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Cinema e fatti realmente accaduti. Interpretare o rappresentare?
Creato il 04 aprile 2014 da Manuela BonciRicordo che uno dei film che più mi hanno colpita per la fedeltà con la quale la storia veniva trattata, é stato Truman Capote - A sangue freddo di Bennett Miller, 2005 (grande Hoffman!). La critica di genere considerò il film qualitativamente valido, anche dal punto di vista della ricostruzione dell'episodio trattato. Titoli decisamente più ambigui sono parsi invece Apocalypto (2006), dove la macchina storica messa in moto da Gibson, secondo alcuni esperti almeno, ha reso filmicamente i Maya come un popolo ben diverso da quello storicamente conosciuto. Ma anche lì, può trattarsi di scuole di pensiero diverse, immagino. Titoli come Jobs di Joshua Michael Stern (2013) o Diana - La storia segreta di Lady D, di Oliver Hirschbiegel (2013), hanno deluso pubblico e critica per il largo romanzare che si discosta nettamente dall'essere resoconto ufficiale della storia dei personaggi esistiti.
Che si romanzino i fatti o che si stenda un resoconto sui fatti, chiaramente é questione di pellicola, e non solo... Tra il pubblico ci sarà immancabilmente chi dalla parte del no: coloro che si domandano perchè fare un film su una storia reale e prendersi poi delle licenze. E allo schieramento opposto ci sarà sempre la parte di pubblico favorevole a quell'interpretare del regista, più che al rappresentare. Un fatto realmente accaduto raccontato in una pellicola così come è realmente accaduto può non interessare a molti. Tutti sanno già com'è andata nella realtà e quindi, lasciare spazio alla libera interpretazione e permettere ad un regista di proporre a modo suo il fatto, dando connotazioni meno concrete ma più ideali ai personaggi, può sembrare una scelta felice e più interessante. Personalmente applaudo il regista in grado di rendere "personale" un accadimento reale pur senza stravolgerne l'essenza e la verità. Credo che questi due siano i parametri insormontabili, nel rispetto dei quali si tutelano anche i protagonisti originali e i loro sentimenti o ricordi. Cosa non facile, soprattutto quando si é di fronte a personaggi ancora in vita, o fatti rientranti nella memoria storica collettiva.
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