Magazine Poesie
Cinema: una parola che segna tutte le stagioni della vita di ognuno di noi. La fanciullezza con i primi film a disegni animati che ci fanno ridere e contemporaneamente ci insegnano le regole elementari della convivenza, la gioventù con l’attenzione rivolta a conoscere il mondo dei sentimenti nel quale siamo immersi fuori e dentro di noi, l’età adulta, fatta di giudizio, di confronto, di conferme ed a volte di delusioni, la vecchiaia che si consola del tempo passato di fronte a quel medesimo schermo che le aveva svelato anni prima il futuro.
Il buio nella sala, il silenzio improvviso, la musica e le immagini: che lo spettacolo abbia inizio! Quanti brividi lungo la schiena hanno accompagnato l’inizio del film che avevamo scelto di vedere per trascorrere un paio d’ore in un altro mondo, forse in un nuovo mondo dove non saremmo mai più tornati?
Le parole. Nell’esperienza che si prova guardando un film, e non a caso non si dice leggendo un film, forse le parole, il discorso scritto e letto dei dialoghi ascoltati gustando l’opera, sono il lato più nascosto dell’arte cinematografica.
A questa lacuna, se così possiamo definirla, ha posto rimedio il volume di Giuseppe Alessio Nuzzo, Cinema è Sogno, edito da Pulcinella Editore di Acerra, Napoli.
L’opera raccoglie alcune tra le battute più significative e passate alla storia, dei film italiani dal 1930 ai giorni nostri. Certo, sono le frasi più belle secondo il gusto e la sensibilità dell’autore, che peraltro vive di e per il cinema, [Giuseppe Alessio Nuzzo, per chi non lo conoscesse è l'Ideatore e il Direttore del Social World Film Festival, Mostra Internazionale del Cinema Sociale di Vico Equense e vanta plurime esperienze internazionali nel mondo del cinema] ma vi assicuro che leggendo il libro sarà come ritornare indietro nel tempo della propria fanciullezza (che per il sottoscritto è iniziata nei primi anni Settanta) e da lì ripartire in avanti nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quei sentimenti e quelle gioie provate la prima volta di fronte alle pellicole e scoprire che le stesse hanno costituito il nostro animo, il nostro modo di vedere la vita più di quanto noi stessi potevamo immaginare.
E’ stato un piacere profondo leggere e ricordare le frasi e i dialoghi di quei film che ci avevano colpito e stupito e fatto riflettere e pensare, come invece è stata una sorpresa leggere delle frasi o spezzoni di film che, senza averli visti in sala, ci è venuta voglia di conoscere.
Perché anche a questo serve la scrittura e servono i libri: a divulgare e a far sorgere il desiderio di conoscere e di scoprire la realtà che ci circonda. Quello di Nuzzo è un libro per gli amanti del cinema, ma non solo. Direi per gli amanti della vita in generale, che se poi la vita la leggi attraverso gli occhi di una bella storia vista al cinema, forse è ancora più bella.
Però attenzione: “La vita non è come l’hai vista al cinematografo: la vita è più difficile”. Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, 1998 – Cristaldifilm
Cinema è Sogno è un’opera da tenere a portata di mano sul proprio comodino per farci compagnia quando ne abbiamo bisogno, peccato tenerla semplicemente sullo scaffale della libreria.
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Lorenzorobertoquaglia
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