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Cinema/ “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, di Elio Petri

Creato il 03 maggio 2014 da Antonio Conte

Elio Petri è di certo uno dei registi italiani più bravi e forse meno noti al pubblico più giovane. La rassegna che qui si propone vuole pertanto intercettare quanti tra questi ancora non sanno di questo controverso personaggio. “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” è stato uno dei film più visto e criticato, combattuto sul piano della censura, ma il primo film a venir fuori da questa – pare – del tutto intatto, soprattutto grazie al complesso duplice finale proposto. Rimane un film di indubbio valore artistico, grottesco e lucido al tempo stesso, ma non solo.

Dopo averlo visto e, se avete tempo, dopo aver letto il breve saggio di Andrea Minuz pubblicato nel libro collettivo di Uva Christian “Strane Storie” , il Cinema e i Misteri Italiani, (Edito da Rubettino) non sarete più gli italiani di prima, o al contrario diverrete consapevoli che non tutti gli italiani lo sono allo stesso modo davanti alla storia: non si riesce infatti ancora a ricostruire una versione unitaria della storia della nostra Repubblica sui fatti di cronaca nera, contemporanei al film, e dello “stragismo”, la tristemente nota “stagione del terrore” inaugurata il 12 Dicembre 1969 con la Strage di Piazza Fontana a Milano. Il film esce alla fine del Febbraio 1970, con una inquietante campagna promozionale mescolata, appunto, ai fatti di cronaca, ma tenuti stranamente separati dagli articolisti di tutte le testate nazionali con un fare quasi unanime. Quasi a trovarsi miracolosamente d’accordo, in un tacito patto di una fosca coscienza comune giornalistico-politica. Un intento comune quasi teso ad evitare di attribuire ogni addebito alla condotta politico-istituzionale contemporanea all’uscita del film, che doveva rimanere “al di sopra di ogni sospetto”, appunto, altra da quanto proposto da Petri. Fuori da coro solo il giornalista de’ “L’Unità”, – come sostiene Andrea Minunz, nel testo citato – Ugo Casiraghi il 13 Febbraio 1970, che scrive un articolo dal titolo “Anatomia di un poliziotto d’assalto”, “in cui fa esplicito – scrive Uva - riferimento alla realtà italiana al momento delle anticipazioni del film”.

Di seguito si propone il link di del film. Non sappiamo per quanto sarà disponibile su Youtube, potrebbe essere rimosso a breve, per cui vi consigliamo di vedervelo subito. Ma non temete è reperibile nelle migliori librerie. E’ uno dei celebri film della breve storia della repubblica italiana: “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, è interpretato da Gian Maria Volonté e Florinda Bolkan, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 23º Festival di Cannes e del Premio Oscar al miglior film straniero 1971, nonché una Nomination per la Migliore Sceneggiatura Originale agli Oscar dell’anno dopo

AC

PS/ Nel testo citato anche un saggio di Anton Giulio Mancino sul “L’affaire Rosi”, che ripercorre la storia cinematografica a partire con Luchino Visconti e soprattutto con Francesco Rosi e la vera Storica di Giuliano Salvatore evidenziano i cortocircuiti tra essi. Anton Giulio Mancino è docente Universitario a Bari e Macerata.

Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Indagine_su_un_cittadino_al_di_sopra_di_ogni_sospetto

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