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Cinema: recensione di “Mia madre fa l’attrice”, documentario autobiografico di Mario Balsamo

Creato il 26 novembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Daze per “storiadeifilm.it“) – “Mia madre fa l’attrice” è il film documentario autobiografico di Mario Balsamo. 

(cinema.everyeye.it)

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Una madre esu­be­ran­te, se non in­gom­bran­te (e anche qual­co­sa in più), e un fi­glio re­gi­sta, a trat­ti an­co­ra bloc­ca­to dalla sua pre­sen­za. Il ci­ne­ma di­ven­ta un modo per tro­va­re un rap­por­to, forse anche gra­zie al pas­sa­to di at­tri­ce della donna. At­tri­ce per una breve sta­gio­ne non par­ti­co­lar­men­te me­mo­ra­bi­le: se non per un unico film, in cui ses­san­t’an­ni prima la donna re­ci­tà il suo ruolo più im­por­tan­te e che poi, iro­nia della sorte, non ebbe mai oc­ca­sio­ne di ve­de­re. Una la­cu­na che sarà pro­prio il fi­glio a col­ma­re.

Torna Mario Bal­sa­mo, con un nuovo do­cu­men­ta­rio au­to­bio­gra­fi­co. Nel 2012, si era pre­sen­ta­to al To­ri­no Film Fe­sti­val, con Noi non siamo come James Bond, vin­cen­do­ne anche il Pre­mio della Giu­ria. Il do­cu­men­ta­rio, se­gui­va il re­cu­pe­ro e il per­cor­so di gua­ri­gio­ne da un tu­mo­re del re­gi­sta, ed anche in Mia Madre fa l’at­tri­ce, se­guia­mo, in un certo qual senso, un re­cu­pe­ro. Una sorta di gua­ri­gio­ne da al­cu­ne fe­ri­te del­l’a­ni­mo, una resa dei conti, da parte del re­gi­sta, con la madre, per­so­nag­gio im­pre­ve­di­bi­le, un po’ pazza, che ha in­se­gna­to al fi­glio a con­fron­tar­si solo con lo scon­tro e il li­ti­gio ma che ha de­di­ca­to tutta se stes­sa alla fa­mi­glia ri­nun­cian­do a parte dei suoi sogni e aspi­ra­zio­ni. In­fat­ti Sil­va­na Ste­fa­ni­ni fa l’at­tri­ce, o me­glio, nel 1954 ebbe, forse la sua espe­rien­za più si­gni­fi­ca­ti­va nel ci­ne­ma con La bar­rie­ra della legge, dram­ma­ti­co di Piero Costache per am­mis­sio­ne della stes­sa Ste­fa­ni­ni, è “pro­prio una schi­fez­za”� e que­sta espe­rien­za a Ci­ne­cit­tà l’ha por­ta­ta ad es­se­re esu­be­ran­te, un po’ in­gom­bran­te e me­lo­dram­ma­ti­ca. Forse pro­prio per que­sto, madre e fi­glio si al­lon­ta­na­no, per anni de­di­ca­ti trop­po l’una al­l’al­tro e fa­ti­ca­no a co­mu­ni­ca­re. Quin­di, il con­fron­to tra i due ar­ri­va con que­sto do­cu­men­ta­rio sulla vita della Ste­fa­ni­ni, nasce e cre­sce pro­prio gra­zie alla pas­sio­ne per il ci­ne­ma, un punto di par­ten­za che li porta a ri­sco­prir­si, tra fin­zio­ne, gioco e ma­lin­co­nia. In un viag­gio im­ma­gi­na­rio e im­ma­gi­ni­fi­co a bordo della Lan­cia Ful­via e con fon­da­li usci­ti di­ret­ta­men­te dai film anni ’50, Mario Bal­sa­mo e la madre par­to­no� per un viag­gio tra ri­cor­di e fe­ri­te, con un’i­ro­nia che… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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