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Cinema, recensione e trailer del film “Mission Impossible – Rogue Nation”

Creato il 24 agosto 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Tomas Bonazzo per “storiadeifilm.it“) - “Mission: Impossible – Rogue Nation” è un film di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames. E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 19 agosto.

La CIA, bu­ro­cra­te e in­ca­pa­ce di ap­prez­za­re gli sfor­zi fatti in quasi qua­ran­t’an­ni d’at­ti­vi­tà, vuole chiu­de­re la se­zio­ne Im­pos­si­ble Mis­sion Force. In­ca­stra­to in un gioco di pe­di­ne -con lo zam­pi­no anche del MI6- Ethan Hunt si trova nuo­va­men­te pres­sa­to da nu­me­ro­se forze in gioco, tra cui il te­mi­bi­le So­lo­mon Lane, mente di una mi­ci­dia­le or­ga­niz­za­zio­ne che vuole 1) de­sta­bi­liz­za­re il go­ver­no mon­dia­le, 2) pro­teg­ge­re gli in­te­res­si di ex agen­ti se­gre­ti li­cen­zia­ti dalle ri­spet­ti­ve agen­zie. Il nuovo nome del male -l’or­ga­niz­za­zio­ne- ha un gusto molto pro­vo­ca­to­rio: Il Sin­da­ca­to. 

In molti ri­cor­da­no di Ro­nald Regan quan­do citò il sol­da­to Rambo come pre­zio­sa ri­sor­sa du­ran­te un fuori onda di una tra­smis­sio­ne te­le­vi­si­va Si disse:”la pros­si­ma volta so cosa fare” (il tema era la li­be­ra­zio­ne di 39 ame­ri­ca­ni se­que­stra­ti in Li­ba­no). Molto pro­ba­bil­men­te il pre­si­den­te Obama se do­ves­se mai chia­ma­re qual­cu­no a esem­pio -evi­tan­do che i de­mo­cra­ti­ci stor­ca­no il naso nel ci­ta­re nuo­va­men­te John Rambo ed es­sen­do James Bond il prin­ci­pa­le am­ba­scia­to­re di un’al­tra ban­die­ra- non po­treb­be non fare ri­fe­ri­men­to al King delle spie ame­ri­ca­ne: Ethan Hunt.

La saga di Mis­sion Im­pos­si­ble trae ispi­ra­zio­ne da una serie te­le­vi­si­va molto fa­mo­sa degli anni 60′, ini­zian­do la tra­spo­si­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca ormai nel lon­ta­no 1996. Ogni pel­li­co­la ha avuto un suo re­gi­sta e un suo lin­guag­gio fil­mi­co. Brian de Palma, molto at­ten­to alla forma, co­struì un pac­chet­to nar­ra­ti­vo ele­gan­te, forse trop­po pre­oc­cu­pa­to alla ri­ve­la­zio­ne del fi­na­le. John Woo puntò sul­l’a­zio­ne vi­sio­na­ria tra­sfor­man­do i mo­vi­men­ti di Hunt in mis­sio­ni dagli slan­ci ve­ra­men­te im­pos­si­bi­li. J.J. Abrams, pa­tron di Alias e Lost, in­tro­dus­se un ele­men­to es­sen­zia­le fino ad al­lo­ra ine­splo­ra­to: la vita reale del­l’a­gen­te se­gre­to. Brad Bird, Oscar per Gli In­cre­di­bi­li Ra­ta­touil­le, diede un’im­ma­gi­ne meno se­rio­sa al per­so­nag­gio, ca­pa­ce, ora, di brio e ac­com­pa­gna­to nei suoi salti da una nuova spal­la co­mi­ca. Su que­st’i­dea ri­ma­ne anche Chri­sto­pher Mc­Quar­rie, im­por­tan­te sce­neg­gia­to­re hol­ly­woo­dia­no (oscar nel 1996 per I so­li­ti So­spet­ti) lo­ca­liz­zan­do il ful­cro del­l’a­zio­ne in un… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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