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Cinema: recensione e trailer del film “Sicario”, di Denis Villeneuve con Benicio Del Toro

Creato il 03 ottobre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Lorenzo Ceotto per “storiadeifilm.it“) – “Sicario” è un film di Denis Villeneuve. Con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Josh Brolin, Jon Bernthal e Jeffrey Donovan. E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 24 settembre.

Ari­zo­na, zona di con­fi­ne con il Mes­si­co, la si­tua­zio­ne è sem­pre più cri­ti­ca, pe­ri­co­lo­sa, tesa. I car­tel­li del nar­co­traf­fi­co mes­si­ca­ni stan­no crean­do lo scom­pi­glio to­ta­le anche con in­fil­tra­zio­ni in Ame­ri­ca, morti am­maz­za­ti, ca­da­ve­ri mu­ra­ti vivi, la faida fra bande e i con­ti­nui re­go­la­men­ti di conti stan­no ora­mai mi­nac­cian­do l’or­di­ne delle terre di con­fi­ne sta­tu­ni­ten­si. Di­ver­si agen­ti hanno perso la vita nella lotta al nar­co­traf­fi­co. La si­tua­zio­ne è in­so­ste­ni­bi­le. Gli equi­li­bri della legge ora­mai sono de­sta­bi­liz­za­ti ir­re­pa­ra­bil­men­te. Ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to im­me­dia­to. Kate(Emily Blunt) una delle mi­glio­ri agen­ti del­l’F­BI del­l’A­ri­zo­na, viene in­gag­gia­ta per pren­de­re parte ad una mis­sio­ne spe­cia­le per de­bel­la­re il can­cro prima che sia trop­po tardi. Nella task force d’e­li­te con­vo­ca­ta dal go­ver­no alla quale pren­de­rà parte, dovrà sot­to­sta­re agli or­di­ni di Matt Gra­ver (Josh Bro­lin), capo in­tre­pi­do e inos­si­da­bi­le ai li­mi­ti del­l’in­co­scien­za, con al fian­co un con­su­len­te co­lom­bia­no di nome Ale­jan­dro(Be­ni­cio Del Toro), uomo am­bi­guo e dal pas­sa­to piut­to­sto oscu­ro. La loro mis­sio­ne sotto co­per­tu­ra sarà un viag­gio apo­ca­lit­ti­co, in una terra senza Dio, fra guer­ri­glie not­tur­ne, corpi mu­ti­la­ti pen­zo­lan­ti e cor­ru­zio­ne per­va­si­va. Un viag­gio guar­dan­do­si con­ti­nua­men­te alle spal­le, dove ogni amico può es­se­re il tuo peg­gior ne­mi­co. Un viag­gio verso il cuore del de­mo­ne che ha reso il Mes­si­co un ma­la­to ter­mi­na­le, per estir­pa­re ciò che mi­nac­cia un’A­me­ri­ca che non vuole più es­se­re di­stur­ba­ta.

Si­ca­rio ci ca­ta­pul­ta con di­sin­can­to den­tro la ma­la­vi­ta e la cor­ru­zio­ne del Mes­si­co di oggi, nel male che lo sta at­ta­na­glian­do, un pro­ble­ma at­tua­le e ri­le­van­te. Lo fa at­tra­ver­so il viag­gio delle forze spe­cia­li che com­bat­to­no il nar­co­traf­fi­co. Un film crudo, spie­ta­to che non ci ri­spar­mia morti am­maz­za­ti e corpi stra­zia­ti.

Una sto­ria di con­fi­ne, di una ca­ta­stro­fe in mano ai nar­cos e di im­mi­gra­zio­ne oltre che di in­fil­tra­zio­ne. La regia che ci mo­stra que­ste terre, i pae­sag­gi, con ri­pe­tu­te ve­du­te aeree. I vir­tuo­si­smi tec­ni­ci non man­ca­no e non sono mai fini a se stes­si. La se­quen­za del­l’ir­ru­zio­ne nel tun­nel se­gre­to dei nar­co­traf­fi­can­ti che mette in sog­get­ti­va dello spet­ta­to­re una real­tà fil­tra­ta dal vi­so­re not­tur­no e dagli in­fra­ros­si è tec­ni­ca ed eser­ci­zio al ser­vi­zio della ten­sio­ne e della nar­ra­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca. Un film che si esal­ta anche con una fo­to­gra­fia su­per­ba e da ri­scon­tro di un cast tec­ni­co in gran­de spol­ve­ro.

Il con­fi­ne delle terre rap­pre­sen­ta­te del film, è anche il li­mi­te ra­re­fat­to tra… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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