(Recesione di Giulia Betti per “storiadeifilm.it“) – “Rock the Kasbah” è un film di Barry Levinson, con Bill Murray, Bruce Willis, Kate Hudson, Zooey Deschanel e Leem Lubany. E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 5 novembre.
Ispirato a una storia vera, il film racconta le disavventure di Richie Vance (Bill Murray), manager musicale caduto in disgrazia, costretto a seguire il suo unico cliente per un tour in Afghanistan. Il manager si ritroverà solo, senza soldi e senza documenti a Kabul. La fortuna comincia a girare nel verso giusto quando inaspettatamente si imbatte nella straordinaria voce di Salima (Leem Lubany), una teenager Pashtun con il sogno di diventare la prima donna a partecipare a Afghan Star, versione locale della famosa trasmissione TV American Idol. Affiancato da una scaltra partner (Kate Hudson), un gruppo di speculatori di guerra (Danny McBride e Scott Caan) e un mercenario dal grilletto facile (Bruce Willis), Richie Lanz cercherà di scardinare i radicati pregiudizi della cultura afgana e fare della giovane donna una star di successo.
Partendo dal presupposto che Rock the Kasbah non sia un bel film (così, a chi interessa solo sapere se vale o meno la pena andarselo a vedere al cinema, può anche fermarsi qui e passare alla prossima recensione), mi sento in obbligo di dire che per capirlo fino in fondo risulta necessario buttare un occhio, non troppo disattento, al fenomeno Afghan Star e al documentario omonimo del 2009, per la regia di Havana Marking.
Con il primo dei due ci riferiamo al famosissimo show televisivo, del quale il giornalista Ken Auletta ha recentemente scritto nel New Yorker, usando le seguenti parole: “Ogni giovedì sera, circa un terzo degli afghani si riunisce davanti al televisore per guardare il programma. Nei villaggi rurali senza elettricità, la gente riempie i generatori di benzina o collega la TV alla batteria delle automobili. C’è stato anche un concorrente pashtun che, come Salima in Rock the Kasbah, si è trovato preso nel bel mezzo del conflitto tra le vecchie tradizioni e il nuovo mondo mediatico”. Il concorrente al quale probabilmente si riferisce Auletta è la famosa Satara Hussainzada, una giovane ballerina che partecipò alla terza edizione di Afghan Star esibendosi con un body e senza hijab. A causa di questa sua performance, la giovane pashtun ricevette minacce di morte e fu costretta a nascondersi e poi lasciare il paese. Salima, la protagonista femminile del film in questione, si scontra però con… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).