Molto più che un film su James Bond.
Ho cominciato con un bel film.
Trovo difficile fare paragoni con il passato, dunque mi limiterò a parlare di questo episodio.
Un James Bond molto umano, che dopo l'ultima missione (ad Istanbul e quanto mi piace vedere nei film le città recentemente visitate) sembra sia morto ed ha invece solo deciso di viversi la vita consapevole forse dello scorrere dell'età e non solo. Capita però che l'amore per la patria, il senso di appartenza e di dovere prevalga e lui, l'agente 007, decide di tornare a Londra quando tutto il sistema di intelligence è messo sotto scacco da un terrorista.
Da qui parte il vero film con scontri, belle donne e sparatorie ma parte anche un interessante scontro tra il vecchio rappresentato da Bond e il nuovo che non è solo la tecnologia messa a punto da un giovane nerd, ma anche la messa in discussione del sistema che alcuni considerano vetusto.
Anche James Bond ha i suoi limiti e in questo film sono stati affrontati rendendolo, almeno ai miei occhi, più accattivante.
Il cast è degno di nota, a partire da Daniel Craig che a dispetto delle critiche sul suo sguardo freddo e monocorde ho trovato invece convincente e molto nel ruolo. Al suo fianco una perfetta Judi Dench nei panni di M, Ralph Fiennes, e un ancora una volta un inquietante ma bravo Javier Bardem (e per inquietante, mi riferisco a Non è un paese per vecchi visto quasi sempre con una mano a coprire gli occhi).
Il film è avvincente, due appunti li faccio su dei passaggi trovati un po' lenti, e uno (che non svelo) troppo simile a Batman - The dark knight.
Bellissima la fotografia gli scenari aiutano (Instabul, Shangai e Londra).
Il regista Sma Mendes (American Beauty) era una garanzia.