CINEMA - Vecchie recensioni: “L'INVERNO”, quando la coppia scoppia.

Creato il 22 dicembre 2011 da Andreakur
Il neuro-inverno che avanza, con le sue piccole schizofrenie quotidiane, i lunghi silenzi balbettanti di due coppie diverse strutturalmente ma unite da uno stesso filo sottile, quello della tristezza per certi versi, e dell’esaurimento per altri. Così si presenta “L’inverno”, pellicola di Nina di Majo in uscita sugli schermi il prossimo 8 febbraio e distribuita dalla Mikado. Da una parte Marta (al secolo Valeria Bruni Tedeschi), affascinante giovane donna col pallino della galleria d’arte, e Leo (Fabrizio Gifuni, praticamente la controfigura di David Duchovny, il Fox Mulder di “X-Files” per intenderci), scrittore in crisi di risultati e pertanto di denaro; dall’altra, Anna la bionda (Valeria Golino), traduttrice e pseudocasalinga, e l’attempato Gustavo (Yorgo Voyagis), industrialotto con l’hobby del viveur. Infatti, non appena le due coppie cenano assieme, Gustavo il provolone (dolce o piccante fate voi) ci prova spudoratamente con Marta nella speranza che l’odore dei soldi produca lo stesso benefico effetto che ha sulla sua consorte. Quest’ultima però s’invaghisce del tenebroso writer con cui tenta un approccio dapprima infantile e poi sempre più morboso. Si susseguono così gli intrecci, favoriti da seri problemi d’incomunicabilità tra le due coppie, e del marasma generale di confusione tattica e sentimentalismo generico all’acqua di rose tenta d’approfittarne lo psicologo Sandro (Alberto Di Stasio), circuendo Marta ahilui con scarso successo. Dunque, novantasette minuti di esasperazione coniugale il cui giusto epilogo porterebbe al suicidio di massa (eccezion fatta per Gustavo che se la spassa), perché le cose precipitano di minuto in minuto. E se la visione del matrimonio è sempre così caustica, ciò spiega gli aumenti dei divorzi in Italia. Ma per fortuna c’è ancora chi è felice con la propria mogliettina.

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