Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica Cinemaholic with Fede. Come avevo accennato la volta precedente in questa rubrica recensirò un po' di tutto, spaziando dai film appena usciti al cinema ai classici del passato e passando anche per i film cosidetti "di nicchia", ossia film un po' particolari prodotti da etichette indipendenti e che sfortunatamente in Italia sono misconosciuti o sono stati distribuiti solo di recente. È proprio di un film appartenente a quest'ultima categoria di cui vi voglio parlare oggi. Il film è Blue Valentine, film drammatico del 2010 scritto e diretto da Derek Cianfrance, qui alle prese con il suo primo film "di finzione", dato che fino a quel momento si era occupato esclusivamente di documentari. La pellicola vanta due talentuosi e famosissimi protagonisti: Ryan Gosling che interpreta Dean padre affettuoso e tenero marito,e Michelle Williams che interpreta Cindy, una moglie ed infermiera che sin dall'inizio della pellicola appare visibilmente annoiata dalla sua vita, e che per questo ruolo si è aggiudicata una nomination agli Oscar del 2011 come miglior attrice protagonista.
credits to Hunting Lane Films
Il film si apre con la morte di Megan, il cane della piccola Frankie che è la figlioletta di Dean e Cindy. Questo avvenimento apparentemente insignificante sembrerebbe come una sorta di preludio a quello che il vero dramma della storia, cioè la progressiva dissoluzione del loro amore. Ogni piccola cosa diventa un pretesto per litigare e tali liti sfociano spesso in dialoghi paradossalmente buffi, come quello che intrattengono Dean e Cindy in macchina dopo che lei incontra per caso al supermercato Bobby Ontario, suo ex fidanzato. Dean prenota una stanza in un motel, "La Stanza del Futuro", per passare una notte con Cindy da soli e cercare di recuperare ciò che è rimasto della loro e del loro rapporto ,ma finiscono per ubriacarsi e lottare. La mattina dopo Cindy va a lavoro senza avvisare Dean, il quale al risveglio si reca all'ospedale dove lei lavora facendo una sceneggiata e distruggendo l'ultima speranza di poter ricucire i brandelli sfilacciati della loro storia. Il film però non ci mostra solo ciò che sta avvenendo, ma anche ciò che è avvenuto. Infatti possiamo dire che il film segua due fili narrativi paralleli:uno sul passato e uno sul presente della coppia. Nei flashback apprendiamo che Dean lavorava in una ditta di traslochi e Cindy era una studentessa di medicina. I due si incontrano per la prima volta mentre lui sta effettuando un trasloco proprio nell'appartamento di fronte a quello della nonna di Cindy, che la ragazza va a trovare regolarmente. Il corteggiamento sfacciato di Dean e l'iniziale riluttanza di Cindy sfoceranno in momenti teneri e di grande intesa tra i due, emotivamente coinvolgenti e in cui molti spettatori potrebbero facilmente ritrovarsi, momenti di cui il regista mostra anche la parte più carnale, senza infingimenti come dimostra la scena di sesso orale di Dean su Cindy. Le scene di sesso nel film però non sono mai banali nè gratuite ma totalmente complementari alla storia e servono a dare una panoramica di quello che è il rapporto di coppia, aldilà del lato puramente romantico. Un particolare interessante è che i flashback sono stati girati in 16 mm, mentre il presente è stato girato in digitale. L'uso di queste due differenti tecniche di ripresa serve a sottolineare ancora di più il contrasto tra ciò che i due sono stati e ciò che sono, tra un passato roseo intriso di amore e passione e un presente vuoto, sbiadito dove poco o nulla è recuperabile. La colonna sonora, della quale Gosling in persona ha scritto ed interpretato alcune canzoni, riesce ad enfatizzare brillantemente i momenti di gioco e di tenerezza tra i due.
Un film straordinariamente vero ed autentico,merito anche del trascorso di Cianfrance come documentarista che ci racconta questa storia con apparente distacco e grande lucidità ma riuscendo tuttavia a creare un prodotto "sincero" e coinvolgente sotto ogni punto di vista.
Sperando di avervi invogliato a vedere il film (che merita davvero), vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana!
Federico.