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CinemaSpagna 2014: “Todas las mujeres” di Mariano Barroso

Creato il 20 maggio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

CinemaSpagna 2014: “Todas las mujeres” di Mariano Barroso

Ritratto di un bugiardo patologico. In Todas las mujeres i riflettori sono puntati su Nacho, uomo di mezza età dalla vita coniugale non proprio idilliaca, che anche per sfregio nei confronti del burbero e losco suocero, da cui si considera lavorativamente sfruttato, ha accettato un piano rischioso: aiutare la giovanissima amante a prelevare alcuni vitelli dall’allevamento di famiglia, in cui esercita il ruolo di veterinario, per poi rivenderli a un ottimo prezzo in Portogallo. Ma strada facendo le cose si complicano in misura esponenziale. Le prolungate assenze dell’uomo irritano la moglie, al punto di accelerare una rottura già nell’aria da tempo. Il furto dei vitelli va incontro a un esito disastroso. E lo sprovveduto veterinario si ritrova a temere sia di finire in carcere, sia di finire in pasto all’intrattabile suocero…

Come reagirà questo improbabile antieroe all’aggravarsi della situazione? Complicandola ulteriormente, perché il curioso individuo ha un vizio: manipolare le donne che ha intorno, facendo ricorso a una dialettica indubbiamente abile, all’immancabile faccia tosta e a un discutibile vittimismo, pur di ricucire continuamente rapporti destinati comunque a naufragare, quando gli aspetti più patetici del suo carattere vengono a galla. Assistiamo così a una sfilza di incontri, dall’esito farsesco e a tratti persino esilarante, tra Nacho e le donne che loro malgrado si trovano coinvolte nel pasticcio da lui combinato: la giovane amante un po’ svalvolata, la consorte facilmente irritabile, la sorella della moglie dal carattere di gran lunga più generoso (subito trascinata dal protagonista in un rapporto erotico clandestino), la precedente compagna coinvolta nella faccenda in qualità di avvocato, la madre cui chiedere soldi (che del figlio sembra peraltro possedere lo stesso atteggiamento ironico e disincantato), fino a una “new entry” assoluta, la psicologa contattata dall’uomo per ottenere un falso certificato di semi-infermità mentale, da esibire poi in tribunale, ma che lo aiuterà invece a mettere un po’ di ordine nella sua disastrata esistenza.

Alcuni memorabili scambi di battute e un’ironia diffusa, ben presente nel mood tragicomicamente grottesco della sceneggiatura, rendono la visione di Todas las mujeres assai sfiziosa, intrigante. Lode quindi all’autore, Mariano Barroso, ma anche ai suoi ispiratisimi interpreti: le tante donne del racconto e con loro l’istrionico Eduard Fernández, maschera saturnina che nei panni di Nacho regala irresistibili tempi comici e qualche riflesso di malinconia, da cui tale figura acquista realismo e credibilità. Un bugiardo assolutamente credibile, se vogliamo metterla in questi termini.

Stefano Coccia      


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