Cast: Joseph Gordon-Levitt,Brady Corbet, Michelle Trachtenberg,Elisabette Shue.
Avevo già sentito parlare del taglio forte e personale del regista ma non l'avevo mai assaporato.
Temi complessi e delicati come quello degli abusi su minore, sul mondo omosessuale, sulla promiscuità vengono affrontati in maniera schietta, asciutta, iperrealistica. Allo stesso tempo, il regista indaga la psiche delle vittime attraverso scene surreali,oniriche. Ed è proprio tra questi due registri stilistici che si muove il film: l'uno viscerale, dai dettagli morbosi, l'altro visionario e ipnotico.
Ad alzare il livello è sicuramente la regia surrele, senza di essa sarebbe l'ennesimo film denuncia che ti arriva dritto nello stomaco ma il cui stile lascia molto a desiderare.
Non mancano però le ottime promesse come il protagonista: uno straordinario Joseph Gordon Levitt (Inception, 500 giorni insieme) che interpreta un giovane "hustler" , strafottente, impavido e invincibile. Dicono di lui: "dove la gente normale ha un cuore, Neil McCormik ha un buco nero senza fondo".
Un film perturbante con forse qualche eccesso di troppo ma che riesce a lasciare il segno. Voto: 7,5