Ecco l'ultima ricetta con il cinghiale, e così i 3 kg sono stati finalmente smaltiti.Questa ricetta è uguale a quella che ho utilizzato per le braciole di maiale, ve la ricordate?
per 4 persone
800g di polpa di cinghiale
300g prugne 50g albicocche secchesucco di prugna ricavato dalla cottura delle prugne nel vino un rametto di rosmarino2 spicchi di aglio1 bicchiere di vino bianco secco per sfumare1l di vino bianco per far cuocere le prugneSale e PepePrima di tutto cuocete le prugne secche, snocciolate, nel vino bianco aggiungendo un po' di sale e pepe.Dovete farle cuocere fino a quando non diventeranno una crema.Tagliate l'aglio a pezzetti grossi, fatelo soffriggere in abbondante olio e di qualità con un rametto di rosmarino; quando l'aglio inizia a colorarsi aggiungeteci le costine, che precedentemente avrete rosolato in una padella per far levare il gusto di selavaggina, salate e pepate.Piccola parentesi sull'olio; molte volte sento dire che per la cottura anche un olio di bassa qualità va bene, la scusa è sempre questa "intanto il gusto non si sente", io non sono di quest'idea, e nella puntata di Alice, Bigazzi ha ben spiegato perché la qualità è il primo criterio di scelta dell'olio: se non fosse tale, fumerebbe subito e dorerebbe troppo presto le carni senza cuocerle bene, poiché sale di temperatura troppo in fretta.Fate indorare e imbiondire le costine.Tagliate a pezzetti le albicocche secche, mi raccomando cercate quelle italiane che sono le migliori perché non sono cariche di chimica come quelle turche o californiane.Adesso tagliate anche le ultime prugne che vi sono rimaste, sfumate con il bicchiere di vino le costine.Versate il giulebbe (prugne e vino) sulla polpa di cinghiale, aggiungete le prugne e le albicocche che precedentemente avevate tagliato a pezzi, levate il rametto del rosmarino.
Fate cuocere in totale per tre ore, se necessario aggiungete del brodo vegetale.
''Con questa ricetta partecipo al contest de Il Caffè delle Donne "I piaceri della carne”