L’associazione Peppino Impastato e Casa Memoria conviveranno sotto lo stesso tetto nell’immobile che fu del boss Tano Badalamenti mandante dell’omicidio del giornalista, assassinato a Cinisi il 9 maggio del 1978. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, l’associazione Peppino Impastato, presieduta da Salvo Vitale, compagno del militante di democrazia proletaria, ha deciso che firmerà la convenzione per la gestione di “casa cento passi” così come proposto all’atto dell’affidamento congiunto con casa Memoria, dal sindaco Salvatore Palazzolo. La delibera dell’agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia, aveva destinato l’immobile di Corso Umberto I a Cinisi, solo all’associazione Impastato, mentre il sindaco Palazzolo ha deliberato di affidarla anche a Casa Memoria. L’associazione formata dai compagni di Peppino, ha dunque deciso di distendere animi e toni al fine di evitare ulteriori lacerazioni in seno all’antimafia cinisense, e stimolare l’avvio di un rapporto proficuo per la gestione congiunta del bene confiscato, così come proposto dall’amministrazione Palazzolo. Si chiude così una vicenda durata alcuni anni –si legge in una nota dell’associazione- dietro la quale ci sono stati lunghi momenti di lotta che hanno portato e nel nome di Peppino Impastato, a questa che è indiscutibilmente una vittoria del movimento antimafia, nel senso che i compagni di Peppino sono riusciti ad avere assegnata la casa che fu del carnefice Tano Badalamenti e a gestirla nel nome della sua vittima, Peppino Impastato.