Svegliarmi con una gigantografia di Audrey alle mie spalle. Stiracchiarmi avendo voglia di fare anche io colazione davanti alle vetrine di Tiffany, con un cappuccino in una mano e un croissant nell'altra. Alzarmi, sentendo ancora nelle orecchie la melodia di "Moon River", e canticchiarla, mentre, rapidi, scorrono come flash nella mia mente gli attimi di una serata al cinema tutta al femminile. "Colazione da Tiffany", che ha spento proprio due giorni fa la sua 50esima candelina, sa sempre emozionarmi come la prima volta. Sarà banale, sarà scontato, ma come resistere a un tubino nero firmato Givenchy o a un paio di occhiali da "gatta", dentro e dietro i quali si cela la fragilità di una donna che dice di non voler dare nemmeno un nome al proprio gatto pur di non possedere nulla e che nasconde dietro le paturnie una grande paura della vita? Come ogni lieto fine che si rispetti, poi, è l'amore a trionfare su tutto, in un bacio appassionato scambiato sotto la pioggia, stringendo tra le maniche del proprio trench un gatto tutto bagnato. Grazie Holly per avermi ricordato, ancora una volta, che i brillanti prima dei quaranta fanno cafona, che certe lettere non si possono leggere senza rossetto e che in qualunque parte del mondo cercherò mai di fuggire, finirò sempre per imbattermi in me stessa. Cento e ancora di questi miei auguri, mille e ancora di queste proiezioni.
Waking up with a giant poster of Audrey behind me. Stretching with the desire of having breakfast in front of Tiffany's windows, with a cappuccino in one hand and a croissant in the other. Getting up, still hearing the tune of Moon River, and humming it, while like flashes in my mind flow the moments of a night at the movies all female. "Breakfast at Tiffany's", which just two days ago has shut down its 50th candle, always knows how to thrill me like the first time. Will be trivial, will be granted, but how to resist a Givenchy little black dress or a pair of "cat" sunglasses, inside and behind which hides the weakness of a woman that says she does not want to give even a name to her cat to not possess anything and that hides behind her paturns a big fear in life? Like any respecting happy anding, then, is love to triumph over all, in a passionate kiss exchanged under the rain, holding in the sleeves of their trenches a wet cat. Thank you, Holly, for reminding me, once again, that the brightest before the forties are vulgar, that certain letters can not be read without lipstick and that anywhere in the world I will try to escape, I will always run into myself. One hundred and still of these my best wishes, thousand and still of these projections.