Oddio, definirlo divano è un enorme complimento, più che altro, si tratta di una struttura di 140 centimetri di larghezza, abbastanza rigida e dal design non troppo curato.
Insomma, il classico due posti Ikea da 80 euro, oramai fuori produzione e siccome non ne ricordo più il nome lo chiameremo per comodità "Divanetto".
Sinceramente, per la funzione che avrebbe dovuto svolgere Divanetto, il rapporto qualità-prezzo era perfetto.
Collocato nella mia camera faceva la sua discreta figura, tutto rosso, addobbato con cuscinetti, copertine e peluches.
Gli amici che passavano a trovarmi per un caffè vi adagiavano comodamente i loro posteriori (con somma gioia del mio costosissimo materasso in lattice che finalmente veniva risparmiato), e io riuscivo addirittura a starci distesa per guardare un film.
L'unico che lo evitava come la peste era il mio fidanzato.
- Guardiamo qualcosa?
- Io sul letto!!
E stava li a bearsi della sofficità del lattice..
Film dopo film, arriviamo all'inizio della convivenza della nostra giovane coppia preferita, Io e l'Evitadivanetto, catapultati come per magia, in una casa tutta da arredare e pochi soldi da spendere.
- Che dici se qui ci mettiamo Divanetto?
- Si si ci sta perfetto come misure...
Dopo qualche mese di tentativi per trovare una posizione comoda, che ci permetta di stare stravaccati entrambi davanti alla tv, eccolo, troviamo l'incastro perfetto: lui steso con le gambe sul tavolino, la schiena sul divanetto e il culo sospeso nel vuoto.. io stesa con le gambe sulla sua pancia, la schiena sul bracciolo e la testa penzolante.
Una scena raccapricciante.
Film dopo film i primi mal di schiena si fanno sentire e cominciamo a scricchiolare come fossimo rami secchi. Tra uno scricchiolio e l'altro traslochiamo in una casa più grande, con un salotto a dimensione salotto e una parete gigante pronta ad accogliere Divanetto.
Temporaneamente.
Infatti mia suocera dopo pochi giorni pronuncia le soavi parole: "Vorrei regalarvi un divano".
Accettiamo l'offerta senza neanche provare a fare complimenti (non siamo mica matti..) certe cose bisogna coglierle al volo, e cominciamo subito a spulciare siti di mobilifici. I prezzi dei divani sono davvero elevati, così decidiamo di fare un giro da Ikea.
Non avevamo dubbi, starete pensando..
In realtà la scelta di tornare da Ikea anche per il divano è stata dettata da due motivi: il primo sono i prezzi e il secondo sono le linee semplici e minimali di alcuni divani.
All'inizio della ricerca mi ero orientata sul famoso klippan che oltre ad essere opinabilmente carino ha un costo veramente ma veramente basso, un divano che non mi avrebbe fatto preoccupare più di tanto, un divano che non bisogna proteggere da eventuali residui alimentari, bevande, pedate, stravaccamenti eccessivi... insomma una specie di divano usa e getta.
Poi, visto da vicino, dico senza peli sulla lingua che è veramente ma veramente brutto, e soprattutto scomodo, come solo Divanetto riesce ad essere.
Così il simpatico trittico "io, mammet' e tu" continua a gironzolare tra i divani Ikea senza concludere nulla, finchè mia suocera non pronuncia una frase ancora più soave della precedente: "Veramente pensavo di spendere un po' di più.."
Fuochi d'artificio a sottolineare la notizia, e nel buio del palcoscenico un riflettore si accende al illuminare uno splendido esemplare da due metri e settanta centimetri di assoluta morbidezza!
Colore?
Facciamo rosso, così sembra che Divanetto si sia evoluto.. un po' come i Pokemon.
E tutte le storie sul divano da battaglia? sulle briciole, le pedate e lo stravaccamento?
Dimenticate.. mi sono istantaneamente trasformata in una ferocissima tigre siberiana armata di teli protettivi e pronta a sbranare chiunque minacci l'incolumità di Divanone!