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Cinque consigli strani sulla fotografia che nessuno ti ha mai dato

Da Ragdoll @FotoComeFare

Negli ultimo 10 anni ho potuto vedere questo settore da tante prospettive diverse: come fotografo di celebrità, come scrittore fotografo, come consumatore di foto e come fotografo di agenzia. In tutti questi anni ho sentito tanti consigli e molte “regole”. Sai, cose del tipo “devi conoscere chi è venuto prima di te”, oppure “il punto non è l’attrezzatura.” Ora è arrivato il mio turno per fare dei consigli – e i miei sono molto più strani.

Ora, prima di iniziare, è importante dire che alcuni di questi suggerimenti potrebbero non rivolgersi personalmente a te. Ma sono tutte cose in cui credo, cose che ho imparato negli anni e che mi hanno aiutato nel mio lavoro.

Pensa nella doccia

Essere un fotografo che scatta tutti i giorni in qualche posto e poi arriva a casa e si siede di fronte al computer per tante ore al giorno, per rispondere alle email, caricare le foto, mettere le parole chiave alle immagini, aggiornare i social media, fare l’editing, guardare i video, leggere articoli e soprattutto parlare al telefono con i clienti potenziali, rende molto facile che ci si possa dimenticare molti compiti che si devono svolgere.

A volte mi sento come se l’unico posto in cui posso davvero pensare fosse il bagno. L’unico luogo in cui nessuno può occupare la mia mente con e-mail o notifiche di  Facebook. Nessuno può chiamarmi e nessuno mi chiede niente.  È l’unico posto in cui posso solamente pensare. Il bagno per me è il posto in cui spesso mi ricordo di molte cose che devo fare e di cui mi ero dimenticato. Improvvisamente mi ricordo che devo mandare una fattura a qualcuno o rispondere a un potenziale cliente di cui mi ero completamente scordato.

Il bagno è il mio posto per pensare in modo chiaro. Per te potrebbe essere il letto o l’autobus con il tuo iPod. Ma l’idea è la stessa. Trova quel posto e usalo.

Gli altri fotografi sono i tuoi migliori amici, non i tuoi concorrenti

Molti fotografi che conosco trattano gli altri fotografi come se fossero la concorrenza e nulla più. Se ne tengono lontani perché si sentono in competizione e questo è un grave errore. Sì, siamo tutti nello stesso mercato e concorriamo per la stessa ( o simile) clientela, cerchiamo tutti di partecipare agli stessi eventi e vogliamo avere successo, ovviamente più degli altri.

Ma tutto ciò è falso. I fotografi sono i tuoi migliori amici. Non posso neppure dirti quanto aiuto ho ricevuto dai miei amici fotografi negli ultimi anni, dall’aiutarmi prestandomi l’attrezzatura di cui avevo bisogno, al mandarmi dei clienti. Posso dirti che circa il 50% (se non di più) dei lavori a pagamento mi sono stati consigliati da fotografi conto i quali “competevo”. Sì, facciamo parte dello stesso settore, della stessa nicchia e spesso viviamo nello stesso luogo. Ma ci  aiutiamo e vinciamo tutti.

Ogni volta che mi viene richiesto un lavoro che non posso accettare, invece che dire al cliente “mi dispiace, non posso. Sarà per la prossima volta”, rispondo dicendo “Mi dispiace ma non posso, ti consiglio _____ per questo lavoro”. In questo modo so che il mio cliente resterà soddisfatto e nello stesso momento posso aiutare un amico a guadagnare di più. So che lui farà la stessa cosa la prossima volta che non potrà andare a fare un servizio.

Smetti di trattare gli altri fotografi come la concorrenza. La tua concorrenza sei tu.

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Prenditi del tempo per usare l’immaginazione

Non importa quanta attrezzatura possiedi o quanta esperienza hai, non potrai mai anticipare completamente quello che succede quando vai a fare un servizio. Puoi programmare, scrivere gli obiettivi, puoi anche aver disegnato una bozza di ciò che vuoi fotografare. Ma ecco qualcosa che probabilmente nessuno ti ha mai detto prima: immagina.

Siediti, chiudi gli occhi e immagina. Immaginati sul set e cerca di vedere cosa potresti fare perché tutto funzioni meglio. Immagina come il tuo talento/modella/cliente potrebbe agire e cosa puoi fare perché funzioni. Immagina il risultato finale che vuoi ottenere.

Il mio giocatore di basket preferito una volta ha detto che oltre al fare pratica per molte ore al giorno e imparare tutto quello che può sull’avversario successivo, a volte si siede e immagina di giocare. Immagina le nuove mosse, il modo in cui può scartare Michael Jordan o battere Shaq.  Questo gli consente di ottenere delle nuove idee e scoprire mosse uniche e di rendere reale la sua immaginazione. Nella fotografia non è differente.

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Smetti di sforzarti di essere ispirato dalla fotografia

Troppi fotografi con cui parlo continuano a dirmi che per trovare ispirazione guardano il lavoro dei loro colleghi. In molti casi questa non è ispirazione, è solo un rubare le idee. Se vuoi sapere cosa ne penso io, credo che tu dovresti trovare la tua ispirazione altrove. Va benissimo guardare il lavoro degli altri, ma fino a un certo punto.  

Le persone mi chiedono sempre quali sono i fotografi che mi ispirano. Non ce ne sono.

Non mi fraintendere. Amo molti fotografi e i loro lavori. Mi piace guardare i loro scatti ma nessuno di loro mi ispira. Quindi da dove traggo la mia ispirazione?

Personalmente, dalla musica. Ottengo la mia ispirazione ascoltando i Queen, Michael Jackson o i Beatles. Mi fanno riflettere, suscitano in me nuove idee.

Trova quello che davvero ti ispira. Il fatto che tu sia un fotografo non significa che debba sforzarti di essere ispirato dai fotografi. Potrebbe essere un film o lo sport.  Magari leggere o guardare uno spettacolo a teatro.

Trova quello che davvero stimola il tuo cervello e la tua creatività. Penso che sia più salutare e migliore per il tuo lavoro. Non copiare le idee, creale.

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Il denaro è tempo, fai più di quanto non ci si aspetti

Molte volte sento i fotografi dire con orgoglio che non fanno NULLA oltre a quello che c’è sul contratto. Se il cliente chiede qualcosa, grande o piccolo, che non è stato discusso prima, chiedono di essere pagati, oppure si rifiutano di farlo.

Alcune persone credono che questa sia una decisione che consente di guadagnare. Ma in molti casi, non è così che funzionano le cose. Ovviamente potresti guadagnare 100$ in più quel giorno, ma è molto probabile che non rivedrai più quel cliente. Vale la pena rinunciare a 5000$ che potresti guadagnare nel tempo, per 100$?

Non ti dico che devi fare il doppio del lavoro gratis, oppure di ritoccare gratuitamente 300 foto in più. Ma se un cliente ti chiede di restare per altri 30 minuti, o di fare qualche altro scatto oltre a quelli che hai già fatto, fallo. Non lamentarti per qualunque richiesta. Fai più di quello che ci si aspetta.

In molti dei miei scatti, a parte le immagini pianificate, cerco di fotografare le cose che so che potrebbero essere utili al cliente. Ma perchè, se non me le avevano mai richieste? A me costa solo pochi minuti e alla fine della giornata so che il mio cliente sarà soddisfatto. I clienti soddisfatti ritornano. Smetti di pensare al denaro che guadagnerai oggi, inizia a pensare al denaro che guadagnerai nel tempo.

Le persone continuano a dire “Il tempo è denaro”. È vero. Ma secondo me le persone dovrebbero pensare anche all’opposto: “Il Denaro è Tempo.” Ritagliati il tempo necessario per fare il tuo lavoro nel modo migliore possibile. Se fai le cose di fretta solo per risparmiare tempo, si vedrà. Prenditi il tempo per fare l’editing e per scattare. Il tempo è denaro, ma il denaro è tempo. Trova un equilibrio.

 Articolo di NOAM GALAI, liberamente tradotto dall’originale: http://fstoppers.com/five-kind-of-weird-photography-tips-no-one-ever-told-you.


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