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Cinque giorni che ti ho perso (ovvero: la Festa della Liberazione dei Lavoratori della Repubblica)

Creato il 17 agosto 2011 da Harlan1985
Cinque giorni che ti ho perso (ovvero: la Festa della Liberazione dei Lavoratori della Repubblica)
Non proprio cinque, ma sei giorni fa, mi trovavo lassù per iniziare l'escursione dei Cinque Laghi. Prima di prendere la cabinovia, scarponi ai piedi e zaino in spalla, abbiamo fatto colazione a Madonna di Campiglio in un bar della piazza centrale. Gli sguardi dei villeggianti e dei loro acconciatissimi animali da compagnia - quasi sempre candidi barboncini freschi di permanente - ci trapassavano da parte a parte. Quanta volgarità, quanta rozzezza nei nostri calzettoni, nei nostri pantaloni corti acquistati al Decathlon a venti euro. Noi ce ne siamo sbattuti, abbiamo bevuto il nostro caffè al banco (schifoso, se posso permettermi) e siamo usciti. La giornata era splendida, e la fauna vacanziera campigliana si muoveva al sole del mattino in una sorta di passerella lenta, come in sfilata, per non perdersi le novità della giornata: bellissime scarpe, mia cara! guarda l'orrendo colore di smalto di quella! ieri abbiamo mangiato carne di cervo appena cacciato! Per non parlare di noi, i nuovi arrivati, inquietanti presenze vestite malissimo che si permettevano di aggirarsi tra le vetrine piene di affari (Moncler in saldo a 800 euro: un affare) e di sedersi sulle panchine - che oltraggio - con Repubblica in mano, uno di quegli orrendi giornali che sbraita di crisi tutti i santi giorni. Ma dov'è la crisi? Qui si respira aria pulita, aria di festa tutto l'anno, estate e inverno. Qui il cervo lo cacciano tutti i giorni apposta per noi.

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