Questo blog, ormai quasi decennale, può ricordare Campionati del Mondo che ci hanno dato più soddisfazioni (DIECI per la precisione), ma ovviamente persino in questa melma vischiosamente depressiva che è diventata il mio habitat naturale si possono arrivare a provare delle soddisfazioni (peraltro non di tipo masochistico, se no sarebbe troppo facile). Forse quattro o cinque piccole, fredde soddisfazioni. Proviamo a tirare le somme:
La prima soddisfazione è stata la goduria di vedere i cugini transalpini fatti ignominiosamente fuori, per di più dai simpatici Bafana Bafana che fino a quel momento, a parte suonare le vuvuzelas non è che avessero combinato molto altro. Dannazione degli arroganti e redenzione degli oppressi: non c’è che dire narrativamente accattivante.
La seconda soddisfazione, scaturente dalla prima, è stato vedere quel buzzurro di Domenech che si rifiutava di stringere la mano a Parreira, l’allenatore del Sudafrica. Perché già uno gode a veder perdere i francesi, poi a vederli incazzare platealmente gode anche il doppio (lo lasciava intuire già Paolo Conte in “Bartali”).
La terza soddisfazione è stata, nella tragedia, vedere la faccia livida di Lippi che sono due anni che fa il Ducetto del calcio italiano ed ora già sta immaginando la parte in cui lo appendono a testa in giù alla stazione di servizio (parte che arriverà presto perché sta tornando in Italia). Se non ci fosse stato Domenech (che intanto viene ghigliottinato a Place de la Concorde) avrebbe vinto la palma di allenatore più stronzo e fuffo del Mondiale, ma è anche così fesso che è arrivato secondo…
La quarta soddisfazione è pensare che nessuno del governo, specialmente il Re de’Nanis può approfittarsi di qualsivoglia successo sportivo per propagandare le magnifiche sorti e progressive della fantomatica ripresa economico-sociale dell’Italia, avvistata sulle prime pagine del Corriere e di Libero oltre che nei retrobottega di qualche fumeria d’oppio dove il Berlusca giace con l’occhio vitreo come De Niro alla fine di “C’era una volta in America”. Ormai è certo: de’Nanis porta sfiga alla nazionale e stop, meglio che non parli.
La quinta soddisfazione è constatare come Bossi e La Padania abbiano fatto la solita figura di merda divisi fra la tentazione di sparare le usuali balle sul separatismo e di saltare sul carro con la ruota sgonfia della nazionale. Insulti, scuse, sfottò, ritrattazioni, tanto per far vedere a tutti che vivono in stato di permanente inebriamento da grappa (è l’unica spiegazione plausibile del resto).
La sesta soddisfazione ancora non c’è perché Spagna e Inghilterra sono passate agli ottavi, però posso sempre sperare che la Germania mandi Capello a far compagnia a Lippi e Domenech nel fognone degli allenatori sputtanati. Mi tocca persino tifare per la Grande Crucconia, pensate quanto amo Capello. Cinque soddisfazioni più una sesta collaterale vi sembrano poche? Con i tempi che corrono e non essendo ancora stato nominato ministro senza portafoglio a me sembrano un numero sufficiente. E quali sono state le vostre soddisfazioni, se è lecito chiedere?