Immagine aerea dell’antenna di 15m in banda S del VIL-1 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) presso l’European Space Astronomy Center a Villafranca, vicino Madrid. Crediti: ESAC, disponibile sul sito dell’ESA: http://www.esa.int/esaMI/ESAC/SEMPVI0U5LG_1.html e su: http://esamultimedia.esa.int/images/esoc_pr/cebreros/F_0057_H.JPG
Un nuovo accordo di collaborazione educativo-didattico per le scienze spaziali e l’astronomia riguarderà l’utilizzo di cinque telescopi da parte degli studenti universitari e delle scuole superiori e in tutta Europa.
Gli studenti potranno utilizzare il radiotelescopio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in Spagna, oltre ad altri quattro telescopi che appartengono sia all’ESA che al National Institute for Aerospace Technology (INTA) e alla Società Ingenieria y Servicios Aeroespaciales (INSA).
L’iniziativa rientra all’interno del Progetto Cooperation through Education in Science and Astronomy Research (CESAR) che è stato presentato ufficialmente lo scorso giugno presso l’European Space Astronomy Centre (ESAC) dell’ESA a Villanueva de la Cañada, Madrid.
Il Direttore Scientifico dell’ESA Álvaro Giménez, il Direttore Generale dell’INTA Jaime Denís e Il Vice Presidente Esecutivo dell’INSA Miguel Lens hanno firmato l’accordo di collaborazione CESAR tra i tre istituti spaziali lo scorso 28 giugno.
Il radiotelescopio dell’ESA sta rendendo disponibile la prima antenna di localizzazione satellitare (VIL-1) che l’Agenzia Spaziale Europea installò in Spagna nel 1974. VIL-1, non essendo più operativo come antenna di localizzazione, è stato reso utilizzabile come radiotelescopio per scopi educativi, fornendo grossi contributi al progetto CESAR e offrendo agli studenti europei la possibilità di far esperienza pratica nella ricerca astronomica.
ESAC raccoglie e conserva i dati scientifici dei telescopi spaziali dell’ESA come il Telescopio Herschel e l’XMM-Newton, utilizzati per osservare le più distanti galassie nelle lunghezze d’onda infrarosse e nei raggi X, rispettivamente, e del Telescopio Planck, che è stato utilizzato per esplorare le origini dell’Universo. A parte il VIL-1 l’ESAC sarà pure la casa di altri due telescopi solari come parte del progetto CESAR oltre che come sala di controllo di tutta la strumentazione.
I due telescopi ottici nel progetto CESAR, che rilevano lo stesso tipo di luce che è in grado di rilevare l’occhio umano, verranno posizionati presso la stazione NASA a Robledo de Chavela, Madrid, e a Cebreros, Ávila, presso la stazione spaziale dell’ESA. Quest’ultima ospita una delle tre antenne a livello globale dell’ESA utili per le comunicazioni e il controllo delle proprie missioni interplanetarie e dei telescopi spaziali a grande distanza dalla Terra.
Tutti i telescopi sono robotici, il che significa che gli studenti possono controllarli dalle loro classi grazie ad un software sviluppato dagli scienziati e ingegneri del progetto CESAR.
Insieme ai loro tutor, gli studenti saranno in grado di compiere osservazioni astronomiche di notte e osservazioni solari, e successivamente fare il download dei dati raccolti. Il progetto, inoltre, ha un aspetto tecnologico e scientifico, in quanto CESAR verrà ad includere dei progetti di collaborazione nei quali gruppi di studenti svilupperanno nuovi programmi di controllo degli strumenti e ne miglioreranno degli altri per le osservazioni astronomiche.
Durante la cerimonia della nuova collaborazione, il Dott. Álvaro Giménez, Direttore del Science and Robotic Exploration dell’ESA, ha affermato che “questo progetto ha un grande potenziale, in quando combina la conoscenza didattico-scientifica dei tre istituti di ricerca che la compongono. Per esempio è molto interessante il fatto che il centro di controllo di CESAR sia situato all’ESAC, al centro di scienze spaziali dell’ESA, in modo da consentire uno stretto contatto tra gli astronomi e gli ingegneri che vi lavorano”.
Il team di CESAR è già al lavoro per lo sviluppo di progetti educativi per ogni apparecchiatura e per progetti a livello accademico, in stretto contatto con l’Ufficio Educazione dell’ESA. L’obiettivo è quello di raggiungere accordi con le scuole e le università europee, in modo che le apparecchiature abbiano un proprio controllo remoto e la distanza fisica non rappresenti un ostacolo una volta stabilite connessioni Internet veloci. In alcuni casi, l’ESA, INSA e INTA stanno già collaborando con le istituzioni scolastiche.
Gli studenti europei riceveranno informazioni aggiornate sulle opportunità offerte dal programma CESAR attraverso il sito web educativo dell’ESA.
Fonte ESA: Five telescopes for educational purposes – http://www.esa.int/SPECIALS/Education/SEMKXVUTP4H_0.html
Sabrina