Cinque Terre D.O.C., vino eroico

Da Eatitmilano @Eatitmilano


La Liguria nel calice e nel piatto. Per una cena ligure maison – trenette al pesto arricchito e cappon magro – un vino verde, fresco, sapido.

12 gradi e mezzo, in bottiglia un assemblaggio di uve orgogliosamente autoctone (60% Bosco, 25 % Albarola, 15% Vermentino).  Un Cinque Terre D. O.C. Vendemmia 2010, bianco, della Cantina Cinque Terre. Un po’ di Liguria a Milano. Quando il mare è troppo lontano e la nostalgia avanza.

Floreale ed elegante al naso. Fiori di campo, ginestra e miele, che ritroviamo in bocca. Equilibrato, coerente. Fresco. Con una sua propria personalità ma capace di esaltare i piatti a cui lo abbiamo accompagnato.

Abbiamo scelto un vino che viene definito eroico o estremo ovvero frutto di un territorio difficile e impervio. Come le Cinque Terre e i suoi terrazzamenti: un paesaggio tanto bello e suggestivo quanto arduo e faticoso per chi vive in questo angolo di paradiso.

Nel bicchiere non solo il vino ma anche il suo territorio: la brezza, il mare, il sole. Le vigne sono alte al massimo un metro, minimo  50-60 centimetri: non è difficile immaginare le difficoltà del lavoro in vigna e della raccolta delle uve.

Se vi capita di fare un week-end da queste parti non mancate una visita alla Cooperativa Agricoltura Cinque Terre di Riomaggiore. Potete già farvi un’idea attraverso il  sito www.cantinacinqueterre.com. Nella homepage, un video mostra la vita in vigna e cosa c’è dietro questo ottimo vino ligure.  Nel punto vendita della cooperativa vini e tipicità (acciughe, pesto, olio, olive solo per citarne alcune) in degustazione ma anche la possibilità di conoscere più a fondo cosa c’è dietro quelle golosità che arrivano sulle nostre tavole: tenacia e passione di piccoli, grandi viticultori grazie ai quali possiamo bere vini straordinari.


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