a Cinzia
la migliore amica
che si possa desiderare
Non crediate sia buona,
son di destra e sono strega
Da mane a sera picchio bene
sulla testa con la scopa
anarchici e rompicoglioni,
e addosso un niente da velina
A chi mi rimprovera
d’aver un piede più di là che di qua
consiglio d’andar a pregare il suo dio
prima che gli regali un biglietto per l’inferno
Non sono una che la fa facile
Con occhio accorto spacco un casino,
da strega qual fui e sono tiro sù un casino
e me ne frego se di mezzo ci va lo specchio
o l’occhio nero d’un qualche beduino
Mando a quel paese pure Mamma Roma
e quel cafone di Pasolini, giusto per farvi capire
che il bastian contrario non fa mai ‘na sega
o ‘na mezza verità per chi come me
s’ammazza di lavoro nella realtà
che non è quella d’un ospedale di Cinecittà
Non illudetevi, non so’ buona né bona
So’ strega, ne vado fiera
E se proprio vi garba un tête-à-tête
in Piazza Campo dei Fiori mi potete trovare
a spegnere con fiumi di lacrime e non di parole
il foco sotto ai piedi di Giordano il Nolano