Un'ultima cosa: avendo lavorato in libreria, non mi sono mai permesso di entrare in una libreria per lamentarmi con un'aria a metà tra l'arrogante e il seccato del fatto che il mio nuovo libro non fosse esposto a dovere in vetrina o all'interno del negozio.
E se posso permettermi ancora un consiglio, cerca di trattenerti a tua volta: fare il libraio è bello, complesso e faticoso, e gli autori che entrano in libreria con un'aria a metà tra l'arrogante e il seccato per lamentarsi del fatto che il loro nuovo libro non è esposto a dovere in vetrina o all'interno del negozio del libraio stanno comprensibilmente sul cazzo.
Detto questo, spero che i librai che s'imbatteranno in queste ultime righe espongano poi a dovere, anche in segno di riconoscenza, questo mio nuovo libro, sia in vetrina sia all'interno del negozio. Grazie.
(Giuseppe Culicchia, E così vorresti fare lo scrittore, Laterza)