Hai presente quando il vento si infuria? E sale e cresce e arriva ad immergersi nel mare?
Hai presente le onde, la spuma, la risacca accesa?
Quando la mareggiata arriva porta stupore ed incanto; travolge con la sua ira e potenza incondizionata ogni millimetro di rena e costa. Non ci sono freni conosciuti, ormeggi che resistano, porti così sicuri nei loro approdi: ciò che il mare fa, resta.
Dopo.
Dopo tutto tace eccetto palpiti scomposti d’ombre e scheletri spolpati d’osse.
Ciò che giaceva nel mare, storie ordinate e narrate d’avi, tornano sulla spiaggia abbandonati, arruffati, inconclusi, senza vita, ammassati in un disordine senza meta.
Si resta atterriti ed esausti di fronte a tale devastazione, tronchi, rami, bottiglie, ceste, scarpe, canotti, reti: a chi saranno appartenute? Da dove arrivano?
E ora, che ne sarà?
Dopo una mareggiata il tuo compito è di ricostruire tornando a narrare la vita.
Chiara