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Cioccola-to': cronaca di una giornata a torino

Da Dext79
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
Sabato ho capito cosa deve aver provato il piccolo Charlie quando è entrato nella fabbrica di Willie Wonka.Lo so, lo so, questa è solo una manifestazione con tanti banchetti e stand all'aperto e non ci sono gli Umpa Lumpa in giro, ma per una drogata di gianduiotti come me avete presente cosa vuol dire essere letteralmente circondata da quintali di cioccolato gianduia in tutte le forme???Ma cominciamo dall'inizio.
Finalmente lo scorso sabato in una bella giornata di sole sono riuscita ad andare a Cioccola-tò, ogni anni dicevo "ci vado! ci vado!" ma poi alla fine o mi dimenticavo e me ne accorgevo solo una settimana dopo che era finita, o avevo impegni o altro, quest'anno invece mi son puntata un campanellino sul calendario e quindi missione compiuta!Destinazione: Piazza Vittorio Veneto.
Arriviamo per ora di pranzo e come prima cosa decidiamo di andare a mangiare; e come si fa quando ti trovi in una città che non conosci e non hai avuto tempo di organizzarti prima di partire? Usi la fighissima app di Tripadvisor, ecco cosa fai! Ti localizza col satellitare, ti propone i ristoranti più vicini e ti leggi le recensioni di chi ci è gia stato così non ti becchi la classica sola..... E' così che siamo finiti al "Ristorante sotto la Mole"; dove si trova lo dice gia' il nome, esattamente sotto la Mole Antonelliana, in un edificio storico dai soffitti a volta in mattoni e l'ambiente di un ristorante di lusso, solo una decina di tavoli e per entrare bisogna suonare il campanello e aspettare che vengano ad accoglierti alla porta....Bhè.. inizialmente sembrava un po' pretenzioso e abbiamo avuto paura di essere finiti nel classico ristorante da porzioni piccole/prezzi enormi, e invece no, una sorpresa!Probabilmente il miglior antipasto di salumi mai mangiato in vita mia e come primo i classici agnolotti freschi e pizzicati a mano conditi con un sugo di arrosto strepitoso.. La casa poi offre come benvenuto un piccolo flute con polenta e formaggio cremoso e insieme al caffè un piccolo piattino di dolcetti buonissimi! Promosso!
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
Finito di pranzare siamo andati "in fiera" e qui comincia il bello: rubinetti da cui esce cioccolato anzichè acqua, enormi blocchi di cioccolata alle nocciole, cremini grandi come mattoni, gianduiotti come se piovesse e di ogni dimensione, antiche macchine per la lavorazione del cioccolato, sacchi di juta pieni di fave di cacao, tavolette di cioccolata di ogni gusto, sapore e colore, bicchierini di cioccolato all'interno dei quali puoi degustare liquori alla ciliegia o svariati tipi di grappa, e poi ancora torte, tazze di cioccolata calda, crepes, liquori al cioccolato, frutta fresca e candita pralinata... devo andare avanti?? Gustatevi le foto intanto!
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
Messe al sicuro in borsa una fetta di gianduiotto e una di cremino, abbiamo deciso di fare un giro anche al Museo del Cinema che si trova all'interno della Mole Antonelliana e a 2 passi dalla fiera, credetemi ne vale la pena! Solo la struttura è stupenda, il cinema interno è il cinema ideale di ognuno di noi e ripercorrere la storia del cinema partendo dai teatrini diorama passando per i film muti di Lumiere arrivando a Matrix... bhè, non è niente male! Se passate di qua fateci un giro, potete anche decidere di prendere il famoso ascensore che ricorda l'originale utilizzato da Antonelli, e salire fino in cima attraversando verticalmente la grande sala del cinema per poi infilarvi nella strettissima punta!
CIOCCOLA-TO': CRONACA DI UNA GIORNATA A TORINO
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Curiosità: fatevi un giretto in corso San Maurizio, più precisamente all'angolo con Via Giulia di Barolo, qui vi troverete davanti alla... Fetta di Polenta!Ennesima opera dell'Antonelli, l'edificio sfida ogni regola strutturale con la sua forma sottile che si staglia verso il cielo mettendo a dura prova le sue fondamenta contro il vento sferzante e con il suo colore giallo sole; queste due caratteristiche hanno fatto si che Casa Scaccabarozzi fosse soprannominata da tutti i torinesi come la Fetta di Polenta.
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