Cioccolata Fin Carré: Rommel equosostenibile
COSA: tavolette cioccolata
DOVE: Lidl
MARCA: Fin Carré
PREZZO: 0,49 € (tavoletta 100 g.)
GIUDIZIO: 5/5
Recentemente un’amica ha postato su facebook il seguente stato: “meglio non pensare!“.
Mi sono premesso una replica grondante buon senso: “rassegnati, non sei mica un maschio”.
Eh sì, perché uno dei vantaggi del sistema operativo U.O.M.O., nella semplicità del suo linguaggio basic, è l’app preinstallata per disabilitare i pensieri, o, metainterpretando la mia amica, per non incappare in rimuginazioni.
Per attivare questa irrinunciabile applicazione è sufficiente fare ricorso ad una di due apposite gesture:
1- col dito leggermente uncinato ravanare alla ricerca del pulsante situato in un punto variabile all’interno delle cavità nasali – si noti che la rimozione di eventuali impurità è consigliabile, ma non necessaria per un esito soddisfacente;
2- con la mano dentro ai pantaloni, strisciare su e giù (swipe up and down) ripetutamente, con pressione decisa, due o più dita lungo l’inguine corrispondente alla mano buona (solo i fuoriclasse incrociano).
Addirittura, eseguendo le due gesture contemporaneamente, è possibile entrare nel task manager del sistema operativo per disattivare altri software, o riavviare così non se ne parla più.
È difficile spiegare quanto un’applicazione così semplice possa alleggerire la RAM.
Come ovviare ad una tale mancanza?
Esiste un device esterno in grado di vicariare questa funzione: si chiama cioccolata.
Purtroppo, per quanto funzionale, la cioccolata è vulnerabile ad alcuni virus micidiali: il più temuto è il noto “ciccia e brufoli”, seguono a ruota “carie” (utili solo nel caso in cui vi dovesse capitare a trivial la domanda “qual è la malattia infettiva più diffusa del mondo”), “dissenteria” ed “esborso economico”.
Recentemente ho trovato un ottimo antidoto proprio per quest’ ultimo: la cioccolata Fin Carré del Lidl. Fino a poco tempo fa non l’avevo mai degnata di uno sguardo, perché sulla cioccolata fondente sono un po’ fighetto e pieno di pregiudizi. Poi, un paio di mesi fa, mi è cascato l’occhio su un simboletto, messo lì apposta da gente ben pagata per fare incetta di occhi cascanti: il marchio UTZ. Copio e incollo:
When you buy UTZ Certified coffee, cocoa or tea you are helping build a better future.
UTZ Certified stands for sustainable farming and better opportunities for farmers, their families and our planet. The UTZ program enables farmers to learn better farming methods, improve working conditions and take better care of their children and the environment.
Through the UTZ-program farmers grow better crops, generate more income and create better opportunities while safeguarding the environment and securing the earth’s natural resources. Now and in the future.
And that tastes a lot better.
Porca vigliacca, quei vecchi volponi figli di Rommel mi giocano la carta dell’equosostenibile.
Ricopio e reincollo:
Weinfelden (ots) – Per le tavolette di cioccolato più vendute presso Lidl – FIN CARRÉ – il gruppo si prefigge l’obiettivo di utilizzare entro l’anno 2020 esclusivamente cacao certificato proveniente da piantagioni ecosostenibili. Inoltre, Lidl sostiene la costruzione di una scuola agraria in Costa d’Avorio. Con lo slogan “sulla via del domani” Lidl continua ad investire ed a rafforzare il suo impegno nell’ambito della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Infatti, a partire dal 15 dicembre 2011 le tavolette di cioccolato più vendute presso i punti vendita Lidl, ovvero FIN CARRÉ (disponibili nelle varietà cioccolato al latte, cioccolato al latte con nocciole tritate e fondente) saranno contrassegnate sul retro della confezione con il marchio UTZ, a dimostrazione che il cacao proviene da coltivazioni sostenibili certificate. Attualmente già il 10% di cacao delle tavolette di cioccolato del marchio proprio FIN CARRÉ proviene da coltivazioni sostenibili ed è certificato UTZ: nel primo trimestre del 2012 questa percentuale aumenterà al 30%. L’obiettivo di Lidl, tuttavia, consiste nell’utilizzare il 100% di cacao proveniente da coltivazioni sostenibili certificate e questo entro l’anno 2020. Questo cambiamento avverrà in modo graduale in virtù del fatto che la quantità di cacao certificato UTZ non è attualmente disponibile in quantità sufficiente. I clienti potranno acquistare le nuove tavolette di cioccolato FIN CARRÉ con certificato UTZ senza alcuna variazione di prezzo.
Un acronimo di tre lettere ha immediatamente spazzato via ogni titubanza, unito al prezzo assurdo di € 0,49 per una tavoletta da 100 gr. Che poi a dirla tutta c’è il sospetto che si tratti di un’operazione di greenwashing a mo’ di cortina fumogena, se è vero che Lidl (come, per esempio, IKEA, che vende nelle sue botteghe prodotti certificati UTZ) non brilla nel mondo per le tutele sindacali dei propri dipendenti. Ma tant’è, la cioccolata Fin Carré ha anche i suoi bei risvolti umanitari.
Ed è buona, parecchio, fondente, bianca, o al latte che sia. Sarà la suggestione del contadino non sfruttato (Rommel, fecchio folponen!), sarà che sono un’allodola, ma è buona un gran bel po’.
Riassumendo: cassiera poco tutelata (-) vs contadino più tutelato (+). Quindi se ogni volta che vado a fare la spesa compro una cioccolata Fin Carré + e – si annullano e facciamo pari e patta. E greenwashio anche la mia coscienza…
BIO Mandu
Sono nato quasi 40 anni fa, precisamente nel 1973 come "The dark side of the moon" dei Pink Floyd e "Selling England by the pound" dei Genesis, a Rimini. Laureato in psicologia, lavoro come educatore con disabili mentali, alleno una squadra di basket composta da ragazzi con handicap psichico e gestisco la comunicazione dei Crabs Rimini, la squadra di basket della mia città. Fino a pochi mesi fa non immaginavo di dover menzionare tra i miei tratti di personalità "discountismo compulsivo"...