Magazine Diario personale

Cioccolatini e granate

Creato il 22 agosto 2012 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Avete mai visto Forrest Gump? Lui diceva che “la vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita”. Beh, per quanto mi riguarda, attualmente, la mia vita è come una scatola di granate: non hai idea di come andrà a finire, ma sai già che il dramma è in agguato. E quindi al posto di quel sapore dolciastro tipico del cioccolato, in bocca ti rimane quel velo amarognolo di polvere da sparo.
Apro quella scatola e ogni giorno mi sembra di dover ricominciare da capo, aspettandomi sempre il peggio; ma poi ci sono alcune giornate in cui quella che pensavi fosse una bomba, in realtà, è solo un piccolo fiammifero che si accende e lascia lentamente affievolire il vigore della fiamma. Ci sono alcuni giorni in cui, invece, ti pare di avere fra le mani un innocuo accendino; solo dopo capisci che stavi giocando con una di quelle granate. Ti si innescano tra le mani e rimani pietrificato per quanta paura ti generano dentro; tenti di rimediare, di non farle saltare, ma ormai ti rendi conto che è troppo tardi. Accetti, perciò, di farti colpire dalle scheggie, temendo di non poterti riprendere da quell'esplosione che, in un attimo, ha completamente cambiato il tuo modo di essere, il tuo modo di stare in questo mondo.
La granata è esplosa. Ti senti stordito, inorridito, paralizzato dalla paura e dal dolore. Solo dopo decidi che hai ancora la forza di rialzarti e di ricominciare; controlli che sia tutto a posto, controlli che, nonostante tutto, tu sia ancora lì. Ti rialzi ed esci da quella terribile scena di devastazione: ti accorgi che fuori c'è il sole e il vento ti passa fra i capelli, facendoti assaporare un brevissimo attimo di libertà. Ti senti libero da ogni preoccupazione, ti senti in grado di poter rimetterti in sesto perchè, dopo tutto, sei ancora capace di apprezzare una semplice giornata di sole. Ma il sapore della polvere da sparo è ancora molto forte, ti punge il palato talmente tanto da farti star male. E allora decidi di berti un bicchiere di acqua gelata, quell'acqua che ti fa addirittura perdere la sensibilità alla lingua da quanto è fredda. Ora va molto meglio, ora posso davvero ricominciare.
Ricomincio a partire da quella scatola che ho aperto, ricomincio disinnescando ogni piccolo ordigno che, giornalmente, si ripresenta nella mia vita quotidiana. Perchè ogni guerra deve trovare una fine. O almeno lo spero.

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