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Cioccolato islamico

Creato il 12 dicembre 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Calendario Lindt si ispira all'oriente, sui social l'accusa di islamizzare il Natale CaroAmbrogio, non so se hai letto il fatto che la Lindt ha lanciato un nuovo Calendario dell'Avvento, ispirato alle “Mille e una notte”.  Ma il mondo dei social ha  preso malissimo l'icona sulla sua scatola e, su FB, la multinazionale è stata accusata di aver islamizzato il Natale, poiché vi è rappresentato un edificio, simile ad una moschea. L'azienda ha risposto come segue: 
"Lindt & Sprüngli vorrebbe preparare sempre gioia, e non solo con cioccolato della migliore qualità, ma anche con un packaging accattivante. E' lungi da noi urtare la sensibilità dei consumatori con i nostri prodotti, e ci dispiace molto, se è successo. Rispetto e tolleranza, indipendentemente da sesso, religione, opinione politica o altre convinzioni, sono alla base di ogni azione della Lindt & Sprüngli. Naturalmente rispettiamo il background culturale del Natale. Il calendario dell'avvento “Mille e una notte” è, da 10 anni, un classico natalizio. La scatola rappresenta una visualizzazione delle condizioni di vita locali in quell'epoca. Ad essa appartengono l'architettura e la cultura, che rappresentano come sarebbe potuto essere il mondo al tempo della nascita di Cristo".
Pangloss avrebbe dichiarato la ditta svizzera quale sede del migliore dei mondi possibili. Doctro Web ha liquidato la polemica,come fosse una gigantesca bufala. Ora, io sono più ferrato nelle arti figurative della scultura e della pittura, che non in architettura, mi rimetto, quindi, agli specialisti presenti qui, sul blog.  Ma non mi pare proprio, comunque, che ai tempi di Cristo, nelle principali città della Palestina romana, fossero presenti edifici di tale struttura, chiaramente islamizzante. 

File:Houghton WKR 10.2.7 - Registrum huius operis Libri cronicarum, XVII.jpg

"WKR 10.2.7, Houghton Library, Harvard University"
Esiste una stampa del 1493, di un tale Hartmann Schedel,  di Norimberga, con una veduta 
della Gerusalemme dell'epoca, che evidenzia, sulla sommità, con  la scritta, fantasiosa
 “Templum Salomois”, un edificio che richiama quello della scatola del calendario Lindt;
 ma è, probabilmente, la Moschea di Al Haqsa. 

Se si osserva bene l'immagine incriminata, si capisce che la Lindt ha voluto strizzare un occhiolino alle nazioni islamiche, soprattutto a quelle che, nelle loro bandiere, ad iniziare dalla Turchia, riportano la mezzaluna, con una stella inscritta.  Forse l'operazione della ditta cioccolatiera elvetica è tesa ad aumentare le esportazioni, specie verso la Turchia, con l'appoggio della consorella locale, la Yildiz, per sbaragliare la concorrenza della nostra Ferrero, che ha aperto, in quel Paese, alcuni stabilimenti.  Carissima Lindt-Sprüngli, 'ccà nisciun'è fesso!, cone dicono a Napoli! Franco Bifani

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