Vi avviso sin da queste primissime righe: il post di oggi, o meglio la ricetta di oggi, è per coraggiosi.
Non sapevo nemmeno come poterla chiamare se non “cipollata”, data la massiccia presenza di cipolle per l’appunto come ingrediente fondamentale di questa teglia. La richiesta arriva dritta dritta da parte della mia famelica metà: a metà della scorsa settimana, eravamo in pausa pranzo a casa di mia mamma e io facendo zapping in tv sono capitata sul canale dove trasmettono mille e un programma di cucina, in quel momento c’era il Boss delle torte che stava preparando un paio di poatti a suo dire “italianissimi” che nulla avevano a che fare con la sua solita sugar art.
Alzo lo sguardo allo schermo e vedo Buddy che per circa 5 minuti trita ininterrottamente una quantità assurda di cipolle che fa poi rosolare in un tegame di coccio dove in precedenza aveva fatto cuocere una tonnellata di salsicce; andre mi guarda e mi dice: “ok, e tu questa cosa meravigliosa quando me la prepari!?” … … … … ho sentito il mio livello di colesterolo balzare in cielo e salutarmi fino a data da destinarsi a questa sua insana richiesta, così ho lasciato cadere il discorso; ma dato che siamo entrambi molto molto bravi a sfracassarci le scatole a vicenda quando vogliamo che l’altro assolutamente ci faccia qualcosa per noi essenziale, ieri ho ceduto e armata di tanta, ma proprio tanta pazienza ho iniziato a tritare cipolle.
Io non sono una fan di salsicce, salamelle e insaccati in generale per cui sono onesta e sincera, ho solo assaggiato questa “cipollata al timo”! L’abbinamento con il vino che mi ha mandato il mio amichetto Fernando è nato assolutamente per caso e si è rivelato anche molto preciso: intanto che stavo finendo di cucinare, andre prepara la tavola e stappa la bottiglia di Aglianico del Vulture “Augustalis” senza sapere che sarebbe dovuto essere il mio compito di questo mese, così a bottiglia aperta l’abbiamo assaggiato insieme alla “cipollata al timo” e a noi è parso un’ottima combinazione di profumi e gusto, soprattutto ottimo per sgrassare la carne delle salsiccie ma sposare bene il dolce delle cipolle e il profumo del timo fresco.
Siete pronti per questa ricetta-non-ricetta!?
Ingredienti (per 2)
1 salsiccia arrotolata (luganega)
3 cipolle bionde grandi
2 cucchiai di olio evo
1 finocchio
rametti di timo
sale e pepe
se avete a disposizione una cocotte in terracotta utilizzate direttamente quella dall’inizio alla fine della preparazione.
In un tegame dal fondo spesso fate cuocere a fiamma viva la luganega tagliata in segmenti da 10cm; fate rosolare su tutti lati fino a che perderà parte del suo stesso grasso.
Quando sarà ben rosolata prelevatela dal tegame e tenetela da parte al caldo; nel frattempo tritate o affettate le cipolle e fatele imbiondire nello stesso tegame della luganega aggiungendo i 2 cucchiai di olio; fate cuocere a fiamma dolce fino a che le cipolle siano traslucide e tenere; regolate di sale e pepe e aggiungete anche il finocchio tritato o affettato come le cipolle.
Proseguite la cottura per altri 15 minuti, mescolando di tanto in tanto per non far attaccare le verdure.
Trasferite il tutto in una teglia da forno coperta con carta forno, distruibuite sulla superficie delle cipolle le salsicce e spolverate il tutto con il timo fresco lasciando un paio di rametti interi; coprite con alluminio, bucherellatelo leggermente e fate cuocere in forno caldo a 200° per altri 20 minuti.
Estrate dal forno e fate intiepidire leggermente prima di servire.
Auguri per la digestione.
PS ci tengo tantissimo a ricordare a chi di voi ancora non lo sapesse che il 10 di novembre a Torino si svolgerà una nuova e sicuramente bellissima edizione del Taste&Match con protagonisti 8 foodblogger che cucineranno per voi 8 preparazioni in abbinamento agli 8 vini scelti da Fernando, tutte le info sul menù, costi, orari e prenotazione le trovate sul sito Winexplorer!
Hugs,kisses&cookies