Cipro, UE trova accordo nella notte

Creato il 25 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Posted By Lorenzoberto

E’ stato raggiunto, nella notte, l’accordo sull’affaire Cipro.

I ministri delle Finanze dell’ Eurozona,riuniti a Bruxelles, hanno varato un piano B, dopo i clamori suscitati dalla prospettiva del prelievo forzoso su conti correnti.

Questa prima ipotesi, che prevedeva di fatto l’imposizione di una tassa, doveva esser votata dal parlamento cipriota, come da tradizione giuridica occidentale: no taxation without representation.

Il legislatore, sul finire della settimana ultima scorsa, si è opposto a questo provvedimento; le banche sono rimaste chiuse per evitare l’emorragia dei capitali e uno scenario che avrebbe ricordato l’Argentina.

Ora invece si tratta di porre in stato di liquidazione la banca Laiki, trasferendo gli attivi e i conto correnti inferiori ai 100.000 alla banca di Cipro, che verrà riconcepita e ridisegnata per quanto riguarda l’organizzazione.

A sostenere i costi del dramma isolano non saranno dunque piccoli azionisti e risparmiatori, ma solo chi ha depositi eccedenti le somme sopra indicate.

Alla banca di Cipro saranno richieste politiche di gestione e bilancio più sicure e all’isola verranno applicate norme volte a limitare la possibilità di fuga di grandi capitali ( soprattutto russi e asiatici) ancora per qualche giorno.

Un sospiro di sollievo a Nicosia, dunque. Anche se non è il momento di compiacersi; le decisioni in sede all’Ue evidenziano una carenza di democrazia, questo è evidente. Quando il rapporto è solo economico, è la sproporzione a vincere; in campo finanziario, Golia dorme sogno tranquilli nonostante Davide graviti lì attorno.

Ma l’episodio dimostra inoltre come l’economia sia interconnessa, come il fallimento di un isoletta comporti necessariamente l’effetto domino, l’eccidio dei creditori con tutte le ricadute del caso.

L’aporia dei tempi moderni è che si richiede l’intervento comunitario solo quando si è agli sgoccioli; e un liquidatore, per definizione, taglia.

Sarebbe certo più utile e lungimirante costruire una democrazia europea, così da garantire legittimità alle decisioni politiche.

E sarebbe opportuno uscire dal paradosso di una moneta che non ha un Governo.

Chissà se ha Cipro passerà il messaggio che i problemi li crea la non Europa, anziché la troppa. Oppure continuiamo a guardare ascendere i populismi?

di Lorenzo Berto


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