

Con la Musica ho viaggiato. Ho anche consentito al mio Spirito di guidarmi attraverso percorsi ricchi di paesaggi, che mi venivano suggeriti dallo scorrere delle melodie, dal concatenarsi delle strutture armoniche, dal tessuto delle percussioni così evocative e capaci di trasportarmi in lontani Universi.
Ho sempre sentito l’intimo legame esistente fra Musica e stati meditativi. Prima come semplice fruitore. Ogni nuovo acquisto di un disco – vinile esclusivamente nei primi anni ’60 – era accompagnato da un mio particolare rituale che mettevo in atto oscurando completamente la mia stanza prima di iniziare un ascolto. Ricordo le prime note di “Foxy Lady” emerse dal buio più profondo. Fu uno shock che non potrò mai più dimenticare. Poi iniziai a suonare e prima ancora di intraprendere l’esperienza con il Sistema e poi con Celeste coltivavo il sogno di realizzare un disco di sole percussioni con l’intento di creare atmosfere finalizzate alla ricerca di spazi interiori dove potersi ritrovare attraverso le vibrazioni di una pelle od al tintinnio cristallino di un crotalo.Nel tempo ho mantenuto il contatto con quel “Fil Rouge”.Per me la Musica e le mie composizioni in particolare sono in grado di scatenare visioni ultraterrene e sensazioni tangibili a livello dei cinque sensi conosciuti. Altri però ve ne sono. I testi che scrissi per Celeste nacquero da una visione avuta in sogno dopo un intenso ascolto delle parti strumentali registrate come semplici provini. Il Principe mi si presentò e mi suggerì la posizione del suo trono perduto sul fondo di un lago alpino circondato da alte montagne.Ancora oggi l’ascolto di una qualsiasi composizione di SOLARE, la mia prima opera solista dopo i gloriosi anni del Prog, riesce a portarmi a spiccare voli lasciandomi cullare nelle immensità dello Spazio profondo. Ancora pochi giorni fa ho provato una stupenda emozione incontrando i cori del mellotron alla fine di Urano. Quelle voci sembravano provenire da altri Mondi. Ho sperimentato una sorta di compassione nei confronti di una qualche entità presente al di là del nostro “conosciuto”. Ho sentito meno quella sensazione che spesso mi fa percepire la solitudine degli esseri umani. Davvero non siamo “soli”.Proseguendo in seguito con le altre opere strumentali da FAR EAST sino all’ultimo lavoro interamente dedicato al pianoforte PICCOLE ALI NEL VENTO, ho infine realizzato come la mia sia diventata musica per meditazione: quell’esperienza personale con la quale si entra in contatto con il proprio mondo interiore. Rileggendo tutta la serie dei miei albums colgo senza ombra di dubbio il viaggio iniziatico che mi ha portato a confrontarmi con la vita proveniente dallo Spazio sino alla nascita di una nuova vita sul nostro Pianeta. Ma di questo ve ne parlerò in un prossimo appuntamento.Per conoscere più: www.ciroperrino.com