Vescica, uretra e cistite
L'uretra è un dotto della lunghezza di circa 4 cm. che dal collo della vescica, attraverso la membrana perineale collegando la vescica all'esterno, attraverso l'orifizio uretrale esterno situato subito davanti l'apertura della vagina, e grazie al quale è possibile la fuoriuscita del flusso di urina. La minore lunghezza del condotto uretrale femminile rispetto a quello maschile, nonché la vicinanza dell'orifizio all'ano, sono tutte condizioni anatomiche che favoriscono la risalita verso la vescica di agenti patogeni di origine fecale (il più frequente è l'Escherichia Coli), vaginale o uretrale, determinando la maggior incidenza della cistite nelle donne. La maggior parte delle infezioni urinarie è provocata da batteri di origine intestinale, tuttavia l'identificazione dell'agente infettante è sempre necessaria. Attraverso la coltura batterica delle urine (urinocultura) si giungerà all'esatta diagnosi necessaria per delineare la terapia idonea specie nelle cistiti ricorrenti, o per escludere altre condizioni patologiche dell'apparato urogenitale, di natura non infettiva.
Il 30% delle donne, tra i 20 e i 40 anni, infatti, almeno 1 volta nella vita ha sofferto di cistite.
I sintomi sono uguali per tutti:
- minzione frequente
- pesantezza al basso ventre
- bruciore molto forte
- sanguinamento
Quali sono le cause della cistite?
Le cause che determinano l'insorgere o la ricorrenza della cistite sono di diversa natura:- Rapporti sessuali: spesso può accadere che i batteri intestinali sono presenti nella zona genitale e durante il rapporto possono nuovamente risalire lungo le vie urinarie.
- La stipsi: in caso di stitichezza, i batteri intestinali si moltiplicano diffondendosi lungo le vie urinarie provocando la cistite.
- L’utilizzo di contraccettivi meccanici (diaframmi, creme spermicide, spirali, ecc.).
- L’uso di biancheria intima sintetica o di pantaloni eccessivamente attillati, ostacolando la traspirazione, facilitano la proliferazione di quei micro-organismi normalmente presenti nel corpo rendendoli patogeni.
- L’uso eccessivo di lavande vaginali determina l'abbassamento dell’acidità naturale della vagina rendendo l'ambiente indifeso ad eventuali attacchi di batteri patogeni.
- Gli assorbenti: sono il luogo ideale per la proliferazione dei batteri. E' bene cambiare l'assorbente ogni due ore.
- Ignorare lo stimolo ad urinare: non urinare ai primi segni di stimolo è sicuramente un modo per veicolare i batteri nelle vie urinarie.