Ho deciso di aprire una rubrica. E non telefonica perchè a me i numeri non piacciono, proprio per niente. Riguarderà,come potete evincere dal titolo (tratto dall’omonimo libro di Woody Allen,che vi consiglio vivamente),citazioni tratte da libri che ho letto. Nella mia follia adolescenziale (che perdura) trascrivevo sui miei diari tutte le frasi che più mi colpivano e quindi mi ritrovo pagine e pagine di parole non mie. Parole che però avrei voluto scrivere.
Tutto ciò è una grandissima scusa per parlare di libri,in quanto mi manca terribilmente 30 giorni di libri. Iniziamo subito!
“Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi l’attraversiamo con l’unico desiderio di ritornare all’inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi,una volta,da quell’inferno,ci ha salvato.
Provò a chiedersi da dove venisse quell’assurda fedeltà all’orrore,ma scoprì di non avere risposte. Capiva soltanto che nulla è più forte di quell’istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell’istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo.Ma d’improvviso più clemente. E senza sangue.”
A.Baricco-Senza sangue
È una delle frasi che mi porto dietro,come compagna di vita. Non so quanti la capiranno davvero o meglio ci leggeranno ciò che ci leggo io. Tutti agoniamo la salvezza, desideriamo qualcuno che ci prenda per mano e ci salvi. Ma ciò che vogliamo realmente non è tanto la salvezza di per sè stessa,ma la presa di coscienza che possiamo essere salvati,che il nostro dolore può essere lenito.
Ma veniamo a voi. Avete mai salvato qualcuno (qualunque cosa voi intendiate per salvezza)?
Al prossimo martedì con “Citarsi addosso”!
V.