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Citazioni da "Doppio Stradivari"

Creato il 13 aprile 2014 da Antoschu @antoschu
Hai mai sentito parlare di Stradivari? È stato il più grande maestro liutaio della storia italiana, vissuto nel pieno del 1600. Possedeva una bottega nella piazza di Cremona e lì costruiva i suoi violini. Vi lavorò per ben settantacinque anni, perfezionando gli strumenti sia dal punto di vista estetico sia del suono e lo fece fino all’ultimo dei suoi giorni. La fama di Stradivari allora si estese in tutta Europa, perché i suoi violini erano particolarmente apprezzati dai musicisti del tempo, che ne elogiavano la qualità e la fattura. Ogni violino che usciva dalla sua bottega recava incisa nel cartiglio la sua firma: “Antonius Stradivarius Cremonensis Faciebat”.

 Si amarono le note feconde, le corde tese, gli archetti veloci, il bianco, il nero, le loro labbra.


Avrebbe continuato a suonare per tutto il tempo, per tutta la notte se fosse stato necessario, per sempre, finché qualcuno sarebbe venuto a dirle di smettere. Quella poteva essere l’ultima volta. 
La caratteristica che spiccava era il suo essere abbagliante, nitido, stagliato contro il muro, come un cigno bianco in uno stagno di anatre. Dipinto di un candido bianco, il violoncello prometteva suoni puri, vergini, estatici agli occhi della giovane fanciulla.
 Si udì un lamento prolungato, come il singhiozzo di una belva ferita, ma quando ritirò la mano e riposizionò l’archetto intonò una lenta esitante melodia, cadenzata, come la pioggia d’autunno quando cade sulle foglie morte e pian piano iniziò a salire con le note, riempiendo la stanza di una melodia che come un turbine le vorticava intorno. Lo stradivari risvegliatosi tra le sue braccia emanò il suo incanto musicale con rinnovata potenza. Si ridestava finalmente dopo un lungo sonno e tornava alla vita.
(...) nero come l’ebano, come la pece, come il carbone, come la notte e lucente come le piume di un corvo, come l’ossidiana. Perfetto, armonico, sinuoso nelle sue forme aggraziate, con le corde tese, le effe elegantemente rifinite.

Larissa e Katharina Von Grath, le protagoniste di Doppio Stradivari


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