Sapevate che esistono nel mondo delle città che a causa di diversi fenomeni, naturali e non, sono oggi disabitate ma mantengono ancora la loro struttura originaria? Una di queste è l’argentina Villa Epecuen.
Come una moderna Atlantide, Villa Epecuen, cittadina turistica a circa 600 chilometri di Buenos Aires, è stata sommersa da un’esondazione del lago salato Epecuen, il secondo più grande al mondo dopo il Mar Morto.
L’allagamento ebbe luogo nel novembre del 1985, permase senza sosta fino al 1993 e non diede scampo agli oltre cinquemila abitanti del luogo che dovettero abbandonare definitivamente le loro case.
Ben dieci metri d’acqua coprirono la zona rendendola una vera e propria città fantasma.
Ma con gli anni il clima si è fatto più secco, l’acqua ha cominciato a scendere e la città è incredibilmente riapparsa dopo venticinque anni, nel 2009.
Centinaia di edifici e tutto ciò che era rimasto sotto l’acqua sono così riapparsi attirando fotografi di tutto il mondo che non hanno resistito alla tentazione di immortalare uno spettacolo tanto impressionante quanto affascinante.
Alberi morti, case in rovina e macchina arrugginite sono rimaste lì come silenziosi testimoni di un evento incredibile e il sale del lago ha contribuito a creare una patina bianca e talvolta multicolore su tutto ciò su cui si è posato.
Numerose persone sono tornate nella città, una volta riemersa, per scoprire quale destino fosse toccato alle loro abitazioni, ma si è potuto recuperare ben poco.
Solamente un uomo, l’ottantunenne Pablo Novak, ha avuto il coraggio di tornare a vivere nella sua abitazione di Villa Epecuen accontentandosi di alcuni semplici mobili ed una stufa a legna per cucinare.
Prima dell’inondazione Villa Epecuen, durante i periodi più freddi dell’anno, si riempiva di turisti che trascorrevano le loro vacanze ai piedi del noto lago.
Sono infatti da sempre note le proprietà curative delle calde acque dell’Epecuen e tutt’ora gli impianti termali attirano gli abitanti delle zone circostanti.
Written by Rebecca Mais