La città della scienza sita nel quartiere di Bagnoli nella città di Napoli è un luogo di divulgazione scientifica gestita dalla Fondazione IDIS-Città della Scienza. Completamente distrutta da un vasto incendio divampato la sera del 4 marzo 2013 era visitato da circa 350 mila visitatori. Ecco da cosa era composto questo polo scientifico, una vera eccellenza nel panorama nazionale italiano.
Città della Scienza prima dell'incendio. Foto: kidsarttourism.com
Città della scienza: un’eccellenza nel cuore di Napoli
La città della scienza di Bagnoli, a Napoli, era composta da un museo scientifico interattivo, un incubatore di imprese e un centro di formazione. Di questo enorme complesso, dopo l’incendio divampato la sera del 4 marzo 2013, si è salvata solo la città delle nuvole che ospita un teatro per le rappresentazioni.
L'incendio. Foto: Il Mattino
La città della scienza di Napoli rappresentava un’eccellenza nel panorama scientifico nazionale ed accoglieva ogni anno circa 350 mila visitatori di ogni fascia di età ma soprattutto tantissime scolaresche. Ai più piccoli era dedicato l’officina dei piccoli, appunto, dove i visitatori più giovani potevano apprendere la scienza giocando. Al museosi accedeva tramite una serie di ingressi, ciascuno dei quali rappresentava una disciplina scientifica come, ad esempio, la biologia, l’astronomia e la fisica. Tra i padiglioni più apprezzati c’era anche il Planetarioche ospitava uno schermo a cupola capace di riprodurre il sistema solare grazie a cui il visitatore aveva una visione d’insieme e poteva localizzare immediatamente qualsiasi stella conosciuta.
Nello Science Centre, invece, i visitatori venivano coinvolti in percorsi esperienziali e nella sperimentazione diretta dei fenomeni scientifici presenti in natura e nella vita quotidiana. Ma la città della Scienza di Bagnoli (Napoli) disponeva anche di padiglioni e spazi per mostre ed esposizioni temporanee.
Come contribuire alla rinascita della città della Scienza
La Città della Scienza era ed è uno dei più importanti eventi italiani di divulgazione scientifica a cadenza periodica. Dopo l’incendio che l’ha quasi distrutta completamente, e che ha causato la perdita di quasi tutti i beni contenuti al suo interno, si sono susseguiti messaggi e proclami da parte delle istituzioni per ricostruire e far ripartire al più presto questa realtà. Si può contribuire a questo con donazioni su cc postale intestato a a Fondazione Idis Città della Scienza – IBAN IT41X0101003497100000003256.