Avanzando verso nord arriviamo alla città sacra di Caral, la scoperta di questa città è abbastanza recente (1948 anche se all’epoca non era stata data la giusta importanza al rinvenimento) e ha cambiato la storia. La civiltà Caral risale a circa 4/5000 anni fa il che la rende una delle più antiche civiltà del mondo accanto a quelle di Mesopotamia, Egitto, India e Cina.
Il sito è stato scoperto dallo stesso Paul Kosok che ha scoperto le linee di Nazca durante le sue ricognizioni aeree ha notato nell’area delle “montagnole” disposte in modo troppo regolare per essere naturali e così sono emerse le piramidi che compongono il sito. La civiltà Caral si suppone fosse una civiltà pacifica in quanto non sono state rinvenute nè fortificazioni nè armi. In realtà nel sito sono stati rinvenuti pochissimi reperti forse perchè quando la città è stata abbandonata hanno portato via tutto, ma veramente tutto con una meticolosità incredibile. A tutt’oggi non è nemmeno stato rinvenuto un cimitero quindi non è stato possibile stimare quale fosse la popolazione di Caral. I lavori di scavo, cominciati 15 anni fa, comunque sono arrivati si e no ad un 50%.
Caral fu la capitale e la sede cerimoniale di un conglomerato di 18 città-stato situate nella valle
Siccome le pietre che compongono gli edifici sono tenute assieme con il fango, gli addetti sono impegnati in un costante lavoro di desalinizzazione, per preservare le strutture dalla salsedine
Tra i vari benefici la scoperta delle rovine ha portato agli abitanti dell’attuale paesello di Caral la luce elettrica dalla 19.00 alle 22.00, una starda di collegamento asfaltata e una buona fonte di lavoro.