pace.
Bellaria èra nelle speranze di conquista di femmine sognate e sulla bocca sonora da tutti i ragazzi della mia età. C’éra il mare, ma mancava la pineta, ma… ma c’era (dicevano all’ora) tanta f.. . La Cinquecentina color Blu èra pronta per la trasferta e… per l’agognata possibilità, avevo pagato qualche Lira in più perché, i sedili dell’automobile, fossero ribaltabili. Significavano: un letto su quattro ruote, e per di più, mobile! Uuuhhhhrrrrrraaaaaa ! Grazie ad esse potevamo posteggiare nel contesto che, insieme, sceglievamo. Un giorno, difronte al Sole splendente; un altro, alla vista di un Tramonto smorzante della luce creante unica atmosfera; un altro contemplante l’Aurora che appariva originale e inaspettata sulla sabbia alla mia sinistra! Sì, perché sull’Adriatico l’Alba e il Tramonto sono all’inverso di quelli ai quali ero abituato a vedere sul Tirreno. I vent’anni, dopo l’attimo di sorpresa, si adattarono senza smarrimento. L’ago, intimo personale della mia bussola, era sempre e comunque rivolto a quel Nord indicante la femminea figura. Davanti all’albergo, nell’attesa dell’arrivo delle amiche milanesi, sentii una musica che si avvicinava: Bella ciao… bella ciao… ciao ciao ciao….. Il taxi si fermò e scesero le ragazze. Una, stringendo la mia mano, lesse nel mio sguardo sorpreso e, accennando con il mento verso l’autista, mi rispose esclamando: Partigiano! La bella città turistica aveva mostrato alle giovani generazioni la sua genuina identità.
I TUOI OCCHI
Sarà il cielo sereno
riflesso dai tuoi occhi
a dare a questo amore
già condannato
già deluso
già combattivo nel tempo
la gioia della vita
la speranza dell’uomo.
-Renzo Mazzetti-
(dal mio cranio dal mio cuore 10, pellegrini editore, 1969)