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City-logistics sesta parte

Creato il 02 marzo 2011 da Quattroparole

Diego Spadafora, membro della commissione cultura del Popolo della Libertà di Novara ha effettuato un suo studio sulla City Logistics della nostra città, in esclusiva per “4 parole” ve lo proponiamo sperando che possiate darci un vostro giudizio, commento su questo importante argomento.

City logistics, proposte per Novara

Risulta evidente che non esiste un’unica soluzione da adottare per tentare di mitizzare le esternalità negative derivanti

City-logistics sesta parte
dai traffici cittadini ma, è altrettanto vero che la city logistics offre una metodologia per effettuare l’analisi e lo sviluppo degli interventi al fine di poter valutare e individuare, nel modo più opportuno e aderente alla realtà locale, le eventuali soluzioni da adottare nel breve e nel medio periodo.

A grandi linee, la fase iniziale di analisi per la formulazione di un progetto prevede uno studio dettagliato del sistema del trasporto merci della città, l’identificazione degli obiettivi delle misure da adottare, la costituzione di un quadro di concertazione tra le autorità pubbliche e gli attori interessati (commercianti, aziende di trasporto ecc.) e, fare anche riferimento ad altre esperienze nazionali e internazionali.

Nella seconda fase si entra nel momento decisionale dell’amministrazione comunale e l’avvio della progettazione nei vari stadi per raggiungere l’obiettivo definito.

Ad oggi, con la situazione normativa presente e con i limiti di conoscenza di dati sul traffico cittadino, nella città di Novara si ritiene di poter indicare la seguente proposta

Interventi di breve periodo:

per incrementare la mobilità urbana e regolamentare in modo più opportuno le fasce orarie attualmente previste per il carico e scarico merci nel centro cittadino si ritiene necessario rivedere tali fasce orarie al fine di deconflittare in modo più efficace la circolazione cittadina privata e dei servizi dal flusso commerciale.

La proposta concerne la limitazione dell’accesso all’area centrale della città, ossia la ZTL, per le attività commerciali dalle 09,00 alle 10.30 mentre, per il resto della città si dovrebbe prevedere una fascia oraria, per il transito di veicoli commerciali, che inizi comunque a partire dalle 09.00 e che preveda un’interruzione nell’orario più congestionato dal traffico dalle 16.00 alle 18.00.

Con questa soluzione di natura normativa, tecnicamente a costo zero, si potrebbero avere nell’immediato già risultati positivi in termini di riduzione della concentrazione di veicoli in movimento e, di conseguenza, una riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale nonché l’incremento della velocità media di percorrenza delle vie cittadine.

Tale soluzione potrebbe avere maggiore successo se integrata con gli altri interventi previsti dal PUM in termini di azioni urbanistiche per aumentare la disciplina del traffico e la mobilità.

Interventi di medio periodo:

Per ottenere risultati concreti e permanenti nella gestione del trasporto delle merci, quindi perseguire l’obiettivo di aumentare il carico medio dei trasporti e ridurre i tragitti di consegna, risulta evidente che la strada da perseguire è la realizzazione di strutture logistiche dedicate alla ricezione delle merci e alla successiva distribuzione alla clientela. Meglio se il trasporto in città avvenisse attraverso veicoli ecologici possibilmente con emissioni basse (metano) o meglio nulle (elettrici).

Le soluzioni indicate dalla city logistics e le esperienze italiane di Padova, Ferrara e prossimamente Aosta, portano a considerare quale intervento ottimale la realizzazione di una piattaforma logistica, i cosiddetti CDU (Centri Distribuzione Urbana) con funzione anche di pick up and delivery point.

La proposta per il comune di Novara nel medio periodo è sicuramente la previsione di progettare la realizzazione di uno o più CDU.

In merito, come anticipato nella proposta di cui si è fatto riferimento in precedenza, il CIM potrebbe diventare la sede naturale di questo CDU, ma su questa soluzione si possono esprimere almeno due critiche: una riguarda le specifiche attività svolte dal CIM, ossia il passaggio tra gomma e rotaia l’altra, riguarda il fatto che  una scelta di questo tipo non consentirebbe di percorrere il sentiero utilizzato dal modello tedesco nel coinvolgimento di capitale privato nel progetto di realizzazione e il successivo conferimento della gestione ad una cooperativa di trasportatori.

Si ritiene pertanto che la soluzione ritenuta più opportuna sarebbe la progettazione e realizzazione progressiva di due CDU di minori dimensioni e collocati su due aree del comune di Novara tra cui si potrebbero indicare l’area industriale posta a nord come Agognate e, l’area comunale al confine con il comune di Trecate.

Il finanziamento delle infrastrutture, capannoni e servizi, dovrebbe essere coperto come nel caso del modello tedesco per una percentuale intorno al 40-50% da parte di capitale pubblico tra cui comune e provincia e il resto con capitale privato.

Successivamente, anche in relazione alla contrizione del mercato del lavoro, si dovrebbe procedere all’assegnazione dell’appalto del servizio operativo a cooperative di trasportatori, anche a tempo determinato, cui sarà richiesto di assicurare standard elevati di servizio, il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ordine al carico e ai tragitti nonché, l’obbligo di utilizzo di veicoli ecologici per i trasporti nella città.

Tali infrastrutture, in considerazione della relativa vicinanza al centro abitato, potrebbero svolgere anche le funzioni di pick up and delivery point per i clienti che vogliano procedere direttamente al ritiro delle merci nonché, in relazione all’incremento dell’e-commerce diventare punti di ricezione e smistamento per tale tipo di commercio.


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