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Non è sempre facile trovare un film basato su di una storia vera che sia al tempo stesso crudo quanto spensierato, violento quanto allegro, toccante quanto cinico. Non era la mia prima volta, ma è sempre un piacere vederlo. Così come consigliarlo a chi mi sta accanto e scoprire che non sono il solo ad avere sentimenti positivi. E' un film brasiliano che racconta il Brasile. Quello delle favelas tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, attraverso una serie di flashbacks e disserzioni o rimandi. Una struttura molto elaborata, ma che si segue con semplicità. Ingrediente trainante è la violenza che si respira nella Città di Dio, fin dalla giovanissima età. Infatti proprio i protagonisti sono tutti adolescenti, cresciuti troppo presto, in un mondo davvero difficile. Tutte esistenze precarie, in bilico tra furti (quando va bene), omicidi, droga e chi più ne ha più ne metta. Una storia reale raccontata sapientemente anche con una fredda ironia in alcuni passaggi. Questo cozza con l'estrema violenza di alcune scene di vita quotidiana della favela.
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