Chiara e Alessandro hanno paura per la nuova avventura della scuola primaria ma sono presenti a loro stessi, con delicatezza e timidezza. Sono amati; dai compagni e dalle maestre.Per Davide non è così; o perlomeno tutti questo percepiamo, lui per primo... il suo amichetto del cuore, compagno dall'asilo nido, gemello in modo analogo, ha compiuto gli anni e ha chiesto a Davide di andare a fare festa insieme... ma la mamma no. Una signora che per il fatto di non essere italiana ha la certezza, senza appello e senza confronto, di stare "peggio" di me-noi.I soliti discorsi; le parole a volte occorrerebbe tenerle a freno. Perché poi sono i gesti e i fatti che contano e testimoniano.
Ho la ciucca triste; e così parlo a vanvera.Sapete... non è la prima volta quest'anno che mi capita.Di parlare con una mamma straniera (ma in realtà la straniera sono io) e sentirmi dire: "ma di cosa parli tu che tanto...".L'amicizia e il rispetto che ti offrono orecchie per ascoltare, prive di commenti, sono faccenda rara.
Per questo non parlo quasi più; non ci riesco.Danilo è l'unico depositario dei miei pensieri... Sono confusa; io che giro tra una graduatoria da aggiornare e mille domande sui Tfa (da fare o non da fare?), penso a un bimbetto di 5 anni che si sente triste, scarso, inadeguato..., che parla di se stesso in questi termini e che ha quei patemi del cuore che fanno male come i dolori del corpo... io lo so bene.Penso alla scuola che sta per finire, penso a Francesco e vorrei avesse accanto a lui più personalità carismatiche da cui attingere esempio.E penso al mio carico di responsabilità; e al valore del sapersi ri-mettere in discussione.
foto loretta campomaggi