Civati e Migliore: la costruzione del nuovo centrosinistra appassiona la festa di Sel Crema

Creato il 08 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

“Terrorismo nel Pd. Non puoi parlare di provvedimenti contro la corruzione. Qualcuno del Pdl potrebbe svenire, il governo soffrirebbe. E l’ordine è non disturbare il governo. Ai giovani che leggevano addirittura Twitter è stato tolto il cellulare: anche noi abbiamo il nostro Erdogan”. Pippo Civati arriva un po’ tardi, attesissimo, alla festa di Sel Crema, colonia seriana. Gennaro Migliore, deputato campano, ha già affondato i colpi accanto al conduttore Franco Gallo. Folla e via vai, musica, rumore di festa, sembra estate anche se piove ora sì ora no. Tra il pubblico non pochi cremonesi, anche del Pd, e non è un caso: Crema è il capoluogo politico provinciale, luogo di innovazione reale, discussa, controversa, ma in cammino. E Cremona, la parte più brillante di Cremona, è stanca del sindaco Perri, il campione delle tasse che salgono sempre.
Civati non ama per niente il governo col Pdl e si batte da sempre per rinnovare il Pd, guarda proprio verso Sel, il rinnovamento e un programma degno di un’onesta sinistra.
“Se siamo maggioranza alla Camera – ricorda Civati – lo dobbiamo anche a Sel, alleata con noi. Vendola in campagna elettorale è stato messo da parte, ci voleva il sismografo per trovarlo. Noi del Pd abbiamo seguito Monti, uno che anche a guardarlo si capisce che non prende neanche un voto”.
Dopo le elezioni Civati si è riavvicinato a Bersani, per quegli otto punti che contenevano qualche idea di sinistra: “Non a caso in campagna elettorale sono stati fatti sparire, solo dopo sono riemersi. Il governo con Grillo “non è stato voluto. Un’occasione che non torna più, con un Parlamento giovane, inesperto ma desideroso di cambiare le cose”.
La questione del reddito di cittadinanza non si è spenta: “Quando Grillo ha proposto di dare mille euro al mese a tutti, il Pd ha ribattuto ‘E perché non 1.500?’ Ma non ha risposto”.
L’urgenza per Civati e Migliore è la legge elettorale, in modo da eliminare il ricatto “se no si torna a votare col Porcellum”. Letta, che pure Civati tratta con rispetto, “era per il ripristino del Mattarellum, poi non l’ha voluto”. Il Pd avrebbe già potuto cambiare legge elettorale: ha preferito non farlo.
Passano mesi preziosi in cammino verso il congresso del Pd, che ancora non ha una data. Mesi in cui secondo Migliore e Civati servirebbe chiarire che cos’è il Pd, e che cosa farà dopo il “governo straordinario, che come tale non dovrebbe tornare più”.
Ma si fa questo dibattito preparatorio? “Si procede a slogan e sparate. Domani sui giornali una di Renzi e un’altra dei giovani industriali. Ma leggete bene che cosa dicono i giovani industriali: alcune loro idee meritano considerazione”. E i sindacati? “Come mai nessuno sciopero generale con la crisi che c’è?” L’accordo Confindustria – Cgil, Cisl, Uil ha scatenato proteste pesante ma nulla più.
Il caso Cucchi non viene dimenticato: il pubblico commosso applaude.
Semplicemente bisogna rifare il centrosinistra in dialogo con la sinistra. Civati e Migliore propongono semplicemente di essere se stessi.
Migliore attacca Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia eletto lo stesso giorno in cui don Ciotti, in nome dell’associazione antimafia Libera, presentava una serie di proposte. Casualmente il Pd ha fatto eleggere proprio Palma. E chi è? Che ha fatto? Migliore spiega: “Nitto Palma, subentrato a Cosentino ora in carcere, ha fatto la campagna elettorale promettendo di eseguire il condono edilizio che Bassolino si era rifiutato di applicare. Così fra tre giorni 90mila edifici in Campania dovrebbero essere abbattuti, sono abusivi. In Campania appena si dice che si farà un condono edilizio, la notte stessa si costruiscono mille case”.
L’ambientalismo è uno dei fattori che dovrebbero unire Nord e Sud, assieme alla fondamentale lotta alla criminalità organizzata, con leggi aggiornate: “La Campania subisce gli sversamenti abusivi delle aziende del Nord. È ora che finalmente l’ambiente diventi una risorsa”.
Nitto Palma si è opposto subito alle proposte di Libera avanzate da don Ciotti: “La giustizia sarà un campo di battaglia in cui il Pdl contrasterà le nostre riforme”.
Conflitto d’interessi, ammortizzatori sociali aggiornati. Ci sono proposte che il Pd “non dovrebbe non votare per timore del Pdl”.
E invece il Pd fa votare ai suoi parlamentari Roberto Formigoni presidente della commissione agricoltura: “Noto uomo dei campi e dell’agricoltura – attacca Civati – potevamo eleggere Brunetta, tutti ma non Formigoni, contro il quale ho fatto opposizione otto anni. Poi è sparito una notte e il giorno dopo era in Senato. Questa presidenza di commissione con i nostri voti si poteva risparmiare”.
Un incubo. L’entusiasmo che trasmettono i due parlamentari però è contagioso. E Sel, dall’opposizione, vuole crescere.

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