Dopo 17 anni di attività, e prima che potesse emergere un qualunque genere di avvisaglia, l’istituto di credito olandese Rabobank ha deciso e comunicato improvvisamente l’intenzione di lasciare il ciclismo. La decisione è stata motivata dallo staff dirigenziale con il desiderio di non essere coinvolto nello scandalo doping che riguarda Lance Armstrong e i suoi gregari o amici più fidati, tra i quali anche quel Levi Leipheimer che vanta lunga militanza con i colori della formazione “orange”.
è con il dolore nel cuore che facciamo questo annuncio – ha dichiarato un affranto Bert Bruggink – ma per la banca questa è una decisione inevitabile.
Poi l’atto di accusa:
Non siamo più convinti che il ciclismo professionistico internazionale possa tornare ad essere considerato uno sport pulito e leale.
Rabobank cerca così di chiamarsi fuori anche dalla sospensione per doping imposta dall’UCI al suo portacolori Carlos Barredo, reo di aver evidenziato scostamenti anomali nei valori del Passaporto Biologico.
La sospensione delle attività per Rabobank è prevista il prossimo 31 dicembre. Atleti del calibro di Robert Gesink, Lars Boom, Theo Bos, Steven Kruijswijk e Luis Leon Sanchez, oltre alla campionessa del mondo Marianne Vos (dominatrice del ciclismo femminile), restano a piedi, costretti a cercarsi una nuova squadra nel CicloMercato 2013.
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